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PROCEDURA INFRAZIONE RC AUTO
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Comunicato 
5 luglio 2000 0:00
 


UN CASO ISOLATO O IL PRIMO PASSO PER LEVARE TUTTE LE LEGGI CHE IMPEDISCONO LA LIBERALIZZAZIONE DEL MERCATO?
Alle 16,30 di oggi 5 luglio, contrariamente a quanto annunciato stamane sull'apertura della procedura d'infrazione per la vicenda Rc-auto e legge anti-inflazione, il portavoce della Commissione Europa, ha fatto sapere che la decisione e' stata rinviata al prossimo 12 luglio.
Lasciamo comunque pubblicato il comunicato che avevamo gia' emesso, anche per stigmatizzare la poca serieta' della Commissione, che mette in circolazione comunicati di decisioni che non ha ancora preso e che poi non prende.

Firenze, 5 Luglio 2000. La Commissione europea ha deciso di aprire una procedura d'infrazione contro l'Italia, a proposito del blocco delle tariffe rc-auto grazie a quel decreto che e' stato chiamato anti-inflazione.
Interviene il presidente dell'Aduc, Vincenzo Donvito.
Lo avevamo intuito e avevamo lanciato l'allarme: non si puo' aderire e promuovere una politica di liberalizzazione dei mercati e, su spinte populiste ed emotive, nonche' elettorali, fare il contrario. Ora non sappiamo cosa si inventera' il Governo per le giustificazioni che gli sono state chieste, ma, ormai abituati a tutto e, soprattutto, a cose e fatti che vengono presentati come il loro perfetto contrario, non ci stupiremo di nulla. Il settore liberalizzazioni, poi, rappresenta il piatto forte di questo doppismo tipico del Belpaese e che, a buona ragione, all'estero ci caratterizza al punto tale che in quasi tutte le lingue c'e' un'espressione di idioma simil-italiano che sta a significare che una verita' non e' mai tale, ma vale anche per il suo contrario.
Lo ribadiamo: la medicina del settore non e' il blocco della liberalizzazione, ma la deregolamentazione e il controllo dello Stato per evitare accordi di cartello, oligopoli e monopoli travestiti. E le assicurazioni non sono proprio nuove a questi metodi, per cui il terreno e' fertile per slegare un mercato che alle prime liberalizzazioni non ha trovato di meglio che cercare altre catene, tutte contro e a spese dei consumatori, ovviamente.
La nostra preoccupazione e' che questo meccanismo delle procedure d'infrazione e dei controlli comunitari, sia un caso unico. Cosa fa il commissario Mario Monti nel suo ampio settore che dovrebbe vigilare proprio in questo senso? Siamo pieni di leggi che consentono, alla fine, l'imposizione di prezzi decisi solo da produttori e fornitori di servizi (che spesso sono lo stesso Stato, direttamente o tramite spa a controllo maggioritario o con il potere di golden share), e non dal mercato (solo nel settore energetico, ci sarebbe da far lavorare intere squadre di revisori per anni).
 
 
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