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PUBBLICITA' DI STATO PER FINANZIARE OCCULTAMENTE GLI AMICI?
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Comunicato 
25 luglio 2000 0:00
 


E' QUELLO CHE STA FACENDO IL DIPARTIMENTO DEGLI AFFARI SOCIALI CON LA CAMPAGNA ANTIDROGA "IO NON CALO LA MIA VITA". SI PREPARA UNA DENUNCIA PER DISTRAZIONE DI DENARO PUBBLICO.

Firenze, 25 Luglio 2000. Oggi e' uscito, come supplemento mensile del quotidiano "il manifesto", Fuoriluogo-droghe&diritti, che e' il mensile di "Forum Droghe", un'associazione che si occupa di politiche sulle droghe, con un taglio antiproibizionista. Il mensile e' diretto dalla ex-deputata Ds Grazia Zuffa, e ad esso vi fanno riferimento buona parte di coloro che, nell'area della sinistra parlamentare di governo, si occupa della materia.
Ma stranamente, il numero di oggi e' incelofanato, perche' contiene un opuscolo pubblicitario della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento Affari Sociali sulla campagna "io non calo la mia vita", la campagna anti-droga che si avvale di diversi media per convincere i giovani a non usare le droghe illegali, con una spesa prevista di 10 miliardi di lire, che si aggiungono agli oltre 1.000 spesi dal 1996 ad oggi nello stesso modo.
Interviene il presidente dell'Aduc, Vincenzo Donvito.
Stigmatizziamo la scelta di Forum Droghe di accettare una pubblicita' che dice il contrario di quello che c'e' scritto nella loro rivista … sappiamo che i soldi non hanno colore e non puzzano, ma, per una rivista "di nicchia" come questa, ci sembra quantomeno azzardato, ma liberi di essere e di presentarsi come meglio credono: lettori e mercato giudicheranno.
Ci sembra invece molto strana la scelta di questo mensile come mezzo pubblicitario per la campagna istituzionale. Veramente al Dipartimento Affari Sociali credono che il loro messaggio ha a che fare con i lettori di questo mensile? E' come se una macelleria decidesse di fare pubblicita' su una rivista per vegetariani: scelta bizzarra e provocatoria, ma ci si consenta di dubitare sull'efficacia. Nel nostro caso, la campagna e' istituzionale, fatta con il denaro pubblico, e il target di persone a cui si rivolge e' molto preciso, e non ci sembra proprio quello che legge "Fuoriluogo". Avremmo capito la pubblicita' su "il manifesto", ma su "Fuoriluogo" proprio no!
Dal dubbio bonario ne deduciamo che, probabilmente, vista la nuova torta di miliardi investiti (a nostro avviso) inutilmente nel settore, si e' presentata l'occasione per finanziare occultamente gli amici attivi in un ambito riconducibile alla materia. Ma siamo in presenza di una campagna finalizzata, che deve dare dei risultati, non dire agli amici che e' in corso.
Nel finanziamento non ci sarebbe niente di strano (libero ognuno di farsi finanziare da chi crede, e libero lo Stato, rendicontando e motivando nei luoghi deputati, di finanziare chi crede), ma diventa anomalo e strano quando lo scopo non e' questo, ma viene travestito con un altro, usando i soldi pubblici per fini diversi da quelli per cui sono stati destinati.
Queste deduzioni le abbiamo consegnate al nostro studio legale per valutare se ci sono gli estremi di reati connessi alla distrazione di pubblico denaro.
 
 
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