testata ADUC
PUNTUALITA' DEI TRENI
Scarica e stampa il PDF
Comunicato 
4 ottobre 1999 0:00
 

UN ESEMPIO DI PUNTUALITA' E GENTILEZZA CHE CONSIGLIAMO ALLE FS: VIENE DALLA GRAN BRETAGNA, LA PATRIA DEI TRENI NON PUNTUALI …..

Firenze, 4 ottobre 1999. La notizia e' del tipo "leccornia" e viene dalla Gran Bretagna. La South West Train, una delle diverse compagnie ferroviarie che sono proliferate dopo la fine del monopolio, ha messo in circolazione il suo orario invernale gia' da un po' di tempo, ma proprio ieri ha emesso una nota in cui fa sapere che, imprevedibilmente, le foglie che quest'anno cadranno sui binari saranno piu' larghe e piu' scivolose del solito, per cui agli orari di arrivo dei treni e' meglio aggiungere altri cinque minuti.
Interviene il presidente dell'Aduc, Vincenzo Donvito.
Se pensiamo che questo avviene nella patria dei ritardi ferroviari per eccellenza, vuol dire che la martellante propaganda negativa e' servita. Infatti su questi ritardi si sono scatenati un po' tutti i media, e non solo britannici, mettendo in luce, soprattutto, che' cio' si e' verificato dalla fine del monopolio della British Rail, con un sistema di controllo e di coordinamento totalmente impreparato a far fronte alla nuova situazione. Tra i tanti articoli, fece molto scalpore quello che presentava una tabellina in cui i treni indiani e pakistani (ex-colonie dell'Impero) risultavano piu' puntuali di quelli britannici.
Nel nostro Paese siamo abituati che su questi fatti l'utente non viene mai considerato, anche perche' in Italia l'utente non sceglie su quale vettore viaggiare: e' considerato una sorta di pacco postale a cui rinfacciare sempre che paga quattro lire il servizio che gli viene offerto. Ma dove vige il mercato -anche se ancora alle prime armi come in Gran Bretagna- l'attenzione e la gentilezza verso gli utenti sono cose fondamentali per farsi poi scegliere.
Sappiamo che la privatizzazione delle Fs non e' dietro l'angolo, ma ci sentiamo lo stesso di consigliare all'azienda di Cimoli e Dematte' questo piccolo esempio civico e civile, questa sorta di bon ton britannico che, se applicato al dramma quotidiano del trasporto ferroviario italiano, servirebbe a farsi meno odiare dagli utenti, e a meglio predisporli alla comprensione delle grandi difficolta' che stanno affrontando per salvare cio' che
 
 
COMUNICATI IN EVIDENZA
 
ADUC - Associazione Utenti e Consumatori APS