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RC AUTO. IL TAR CONFERMA CHE C'ERA IL CARTELLO MONOPOLISTA
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Comunicato 
28 marzo 2001 0:00
 


ORA SI PASSI AL MERCATO, DIMINUENDO LE TASSE E IMPEDENDO LA FORMAZIONE DI BLOCCHI MONOPOLISTI

Firenze, 28 Marzo 2001. Il Tar del Lazio ha respinto il ricorso di 38 compagnie assicurative contro la multa di 700 miliardi che l'Antitrust aveva inflitto loro con l'accusa di un aver formato un cartello monopolista per controllare il mercato, scambiandosi informazioni e calmierando insieme gli aumenti delle offerte sul mercato.
Interviene il presidente dell'Aduc, Vincenzo Donvito.
Non crediamo che la vicenda si concluda qua, perche' il cartello delle compagnie assicurative ha mostrato di avere i mezzi e la volonta' di andare fino in fondo, quindi c'e' da aspettarsi il ricorso al Consiglio di Stato, che se allunghera' i tempi per l'applicazione della sentenza dell'Antitrust (non nell'aspetto monetario, che', invece, e' gia' esecutivo), non rimuovera' il problema che, come un macigno, si sta avvicinando con la scadenza del 31 marzo: la fine degli effetti del decreto legge che ha bloccato le tariffe per un anno, e che alcuni dei suoi sostenitori dell'epoca, non fanno mistero di volerne un altro simile: come se non gli fosse bastato il disastro di aver procrastinato di un anno lo stesso identico problema, con l'aggravante di aver irrigidito le parti sulle loro posizioni.
Comunque, ognuno stia tranquillo, perche' il Governo, in questi giorni, non prendera' alcuna decisione, lasciando che ognuno si rimescoli nel secchio pieno di guano in cui li ha lasciati, siano essi consumatori che assicuratori: in campagna elettorale piuttosto che accontentare qualcuno a discapito di qualcun altro, e' prassi lasciare tutto com'e', anche perche' la vittima principale rimane come sempre il consumatore. Inoltre molte delle associazioni che tutelano questo nuovo soggetto economico, proprio in questi giorni, sono state letteralmente comprate con l'elargizione di 3 miliardi di lire perche' sviluppino programmi di informazione e di assistenza ai consumatori sulle tariffe, identificando a livello locale quelle compagnie che praticano tariffe piu' interessanti e, per questo, additandole ai consumatori stessi … c'e' qualcuno che ha pensato che queste associazioni potrebbero prendere soldi anche dalle stesse compagnie perche' le indichino? Noi si'!
Eppure le soluzioni sarebbero tra le piu' semplici, ma non si pensa neanche lontanamente di adottarle, perche' significherebbe far venire meno il potere economico e di controllo politico dell'autorita'. E sono soluzioni che andrebbero proprio nell'indirizzo confermato dalla odierna sentenza di conferma del Tar, perche' sarebbe una consegna del settore al mercato, dove la presenza dello Stato non avrebbe le sembianze invasive come quella odierna, con il suo 27% di tasse. L'Aci ha fatto una proposta in questo senso: ridurre il prelievo fiscale sui premi, a cui noi aggiungiamo quella di levare qualunque vincolo e impedimento alla presenza sul mercato di compagnie straniere che oggi vengono impedite in nome dell'autarchia del settore.
Intanto le compagnie paghino la sonora lezione che gli viene confermata dal Tar, e il Governo vigili che non accada altrettanto. Poi, passato il momento elettorale che tutto blocca, auspichiamo che il prossimo Governo si attrezzi per controllare che il mercato sia tale, senza farsi prendere da tentazioni tampone com'e' stato fatto fino ad oggi.
 
 
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