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RC-AUTO TRASPARENTE
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Comunicato 
16 novembre 1999 0:00
 


NON E' BASTATO IL FLOP SULLA BENZINA?
COME FARSI PROPAGANDA ED EVITARE IL CUORE DEL PROBLEMA.

Firenze, 16 Novembre 1999. Il Governo ha varato un provvedimento con cui si impone alle compagnie assicurative di esporre tutti i prezzi dei loro prodotti.
Interviene il presidente dell'Aduc, Vincenzo Donvito.
E' un provvedimento inutile che non affronta il problema centrale della questione e, come gia' e' stato per la benzina con il taccuino quotidiano dei prezzi, serve solo a farsi propaganda buonista.
A chi e a che cosa e' servito il listino quotidiano dei prezzi della benzina, a corollario del quale l'unica decisione e' stata la farsa delle 30 lire di riduzione dell'accisa? A nessuno e a niente!
E a cosa servira' l'obbligo per le compagnie ad esporre i prezzi dei loro prodotti? Non si puo' non essere d'accordo sul fatto che i prezzi siano esposti, e quindi e' un bene che venga fatto, ma quanto questo obbligo contribuira' alla trasparenza e alla liberta' di scelta dell'assicurato? In piccolissima parte nel primo caso (trasparenza), niente nel secondo (liberta' di scelta). A meno che non si creda che gli assicurati passino le loro giornate negli uffici delle assicurazioni a controllare la lievitazione o meno dei premi delle loro assicurazioni.
Questi, sono i casi in cui ci chiediamo se chi ha stilato il provvedimento viva in Italia o meno.
Chi non sa che gia' oggi le assicurazioni hanno -nella stragrande maggioranza dei casi- l'obbligo contrattuale di comunicare l'aumento dei premi agli assicurati? E chi non sa che questo obbligo -praticamente- viene aggirato con il fatto che la comunicazione e' quasi sempre consentita tramite affissione nella bacheca degli uffici dell'assicurazione? E chi non sa che, tranne casi di estremo scrupolo, quasi alcun assicurato riesce a disdire il contratto col premio aumentato proprio per questo motivo?
E chi non sa che e' su questo che le assicurazioni ci marciano?
Sarebbe questo il punto cruciale su cui intervenire: la comunicazione delle variazioni di prezzo al domicilio degli assicurati in tempo utile perche' possano decidere di recedere o meno dal contratto. Ma c'e' da mettersi contro non solo le compagnie assicurative ma anche l'Isvap, che e' l'organismo che ha partorito questa barzelletta dell'avviso in bacheca. E decidere per il bene degli utenti vuol dire scardinare i privilegi delle corporazioni: cosa che questo Governo sembra non abbia alcuna intenzione di fare.
Cosa succedera'? Niente. Tutto sara' come prima: le compagnie continueranno a fare politiche assurde di prezzi perche' gli assicurati difficilmente si liberano di loro, se non dopo la prima fregatura, e percio' continuano a foraggiarle obbligatoriamente.
Succedera' come per la benzina, con emergenze, scioperi, scadenze nascoste e le immancabili proposte di tornare ai prezzi amministrati? I presupposti ci sono.
 
 
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