Roma, 15 Dicembre 1999. Redde rationem per il Giubileo. A dieci giorni dall'inizio dell'Anno Santo i nodi vengono al pettine -dichiara Primo Mastrantoni, segretario dell'Aduc. A tirare il pettine ci volevano le dichiarazioni di monsignor Liberio Andreatta, dell'Opera romana pellegrinaggi e le isteriche reazioni dell'assessore al Giubileo, Paolo Gentiloni, per riportare alla realta' dei fatti tutti coloro che si erano illusi sulla fattibilita' del "Progetto Giubileo". Le due maggiori opere previste per l'apertura dell'Anno Santo, parcheggio al Gianicolo e Auditorium, non saranno completate. Il resto e' manutenzione. A memoria altrui ricordiamo che contestammo la decisione strategica della Giunta capitolina di puntare su una nuova "Legge per il Giubileo" invece di rifinanziare la legge per "Roma capitale". Si sono persi tre anni e mezzo, dal '94 a meta' 97, per avere i finanziamenti; si e' scelto il parcheggio del Gianicolo, come strumento di razionalizzazione del traffico giubilare, quando l'opera doveva solo soddisfare le esigenze dei disabili e si doveva puntare sul trasporto su ferro, avendo una stazione ferroviaria a poche decine di metri dal Vaticano e una altra addirittura al suo interno; si e' optato per la metropolitana quando si sapeva che non c'erano i tempi per realizzarla; stesso discorso per il sottopasso di Castel Sant'Angelo.
Per il Giubileo del 2025 si fara' tesoro di questa esperienza? Ne dubitiamo.