testata ADUC
RELAZIONE FAZIO
Scarica e stampa il PDF
Comunicato 
31 maggio 2000 0:00
 


UN QUADRO DISASTROSO DEL PAESE E DELL'ECONOMIA, DOVE IL RIMEDIO E' NEGLI STESSI METODI E PRINCIPI CHE SONO STATI CAUSA DI QUESTO DISASTRO?

Firenze, 31 maggio 2000. Si e' tenuta la relazione annuale del Presidente della Banca d'Italia, Antonio Fazio.
Interviene il presidente dell'Aduc, Vincenzo Donvito.
Il quadro disastroso che e' stato delineato dal presidente Fazio, stride con quello che ci e' sempre stato raccontato in questi ultimi anni dai Governi di turno, quando ci hanno detto che le tasse diminuivano, il lavoro aumentava, la vita costava meno. In modo particolare, questi racconti ci sono stati fatti dal Governo precedente all'attuale: i toni e l'intercalare rassicurante dell'ex-presidente Massimo D'Alema erano la costante dei suoi momenti pubblici. E non ci sembra che gli attuali ministri -specialmente Finanze, Tesoro e Lavoro- stiano facendo diversamente.
Allora, o c'e' un deficit di comunicazione e informazione, o qualcuno ha bleffato, o bleffa il presidente Fazio in virtu' di non sappiamo quale machiavellico piano per denigrare l'esistente e proporsi come salvatore della patria alla guida di un super-Governo di altrettanti super-Economisti.
Dal nostro osservatorio di utenze e consumi non possiamo che dare ragione al presidente della Banca d'Italia, perche' in questi anni di decantazione di un Italia che sembrava avesse imboccato la strada del "bengodi", non abbiamo fatto altro che ricordare che stava accadendo proprio il contrario: in particolare col trasferimento e la maggiorazione dell'odiosa pressione fiscale dal centro alla periferia, con l'allontanamento di sempre piu' persone dall'economia "legale" (specialmente a livello di micro e piccola impresa), e con l'aumento di rapporti di lavoro nascosti anche a se stessi per l'impossibilita' economica di far fronte all'esorbitante richiesta contributiva e fiscale.
E che non si trattava di fantasia, lo ha sempre dimostrato il costante aumento dei consumi.
Sul fronte dei diritti di consumatori e utenti, la situazione e' anche peggiorata, perche' al vuoto precedente si e' sovente sostituita la beffa di leggi e norme che hanno dato piu' poteri allo Stato e meno agli individui, con l'altrettanto beffa della creazione di finti mercati dove lo Stato imprenditore ha solo cambiato casacca.
Siamo quindi grati al presidente Fazio, ma non riusciamo a vedere dove si possa andare; come passare dalla denuncia alle soluzioni alternative all'attuale modo di vivere alla giornata di chi ci governa, amministrando male il nostro patrimonio.
Filosofia e talmud della concertazione, e concentrazione dei poteri economici nelle mani dello Stato o in oligopoli dove e' sempre lo Stato a decidere le regole del gioco, sono il motivo conduttore che ci ha portato a questa situazione.
 
 
COMUNICATI IN EVIDENZA
 
ADUC - Associazione Utenti e Consumatori APS