testata ADUC
SATIRYCON E LA CENSURA TAROCCATA
Scarica e stampa il PDF
Comunicato 
10 febbraio 2001 0:00
 


AL SALTO DI QUALITA' STRATEGICA DELLA RAI RISPONDIAMO CON LA PETIZIONE PER ABOLIRE IL CANONE/TASSA

Firenze, 10 Febbraio 2001. Non siamo intervenuti all'annuncio della sospensione della trasmissione Satirycon -come in genere non perdiamo occasione di fare in presenza di episodi di censura, partendo dalla convinzione che la censura e' l'opposto della civilta'- perche' non ci convinceva il meccanismo, e sembra che non avevamo torto.
Cosi' interviene il presidente dell'Aduc, Vincenzo Donvito.
Premesso che quello che dice il comico Luttazzi nella sua trasmissione non ci interessa e che per noi la sua presenza in video equivale (in termini di diritto e liberta') a quella della tv dei ragazzi, dobbiamo registrare un salto di qualita' strategica della tv di Stato: in piena polemica sul fenomeno del taroccamento (fatti finti passati per veri), e' riuscita a taroccare anche la censura, mobilitando alla bisogna anche i suoi pezzi da novanta, scegliendoli con sapienza tra i due poli politici principali che si alternano alla guida del monopolio di Stato (Pippo Baudo -nella versione centrista dantoniana che strizza l'occhiolino al centro-destra, e Michele Santoro, le cui simpatie di centro-sinistra le esterna senza problemi).
Un taroccamento di classe, dove -anche con l'immancabile benedizione del Vaticano che ha partecipato all'operazione con il giornale della sua famiglia, e con altrettanta benedizione della Commissione parlamentare di vigilanza- il trionfo all'unisono e' stato nell'osanna levato al sistema pubblico radiotelevisivo gestito dallo Stato, che riesce a far fronte unito contro le minacce del capitale privato (proprio mentre i toc-toc alla porta di viale Mazzini da parte di Cesare Romiti e Roberto Colaninno si fanno piu' insistenti). Fronte tanto unito che il Satirycon torna sugli schermi, piu' in forma e piu' lanciato che mai: "grazie Rai pubblica, hai salvato le tue trasmissioni dall'onta della censura" -e' quanto ci hanno detto.
Noi -e crediamo anche la quasi totalita' degli abbonati obbligatori della Rai- non siamo nati ieri, e i tarocchi, oltre che negli show cosiddetti verita' e nei telegiornali, siamo in grado di vederli per bene ovunque siano, perche' quando consumiamo televisione, facciamo la stessa operazione di quando acquistiamo qualcosa al supermercato: leggiamo con attenzione l'etichetta … e, sinceramente, quest'etichetta presenta dei problemi, a partire dal fatto che dobbiamo pagarla pur non consumando il suo contenuto (il canone/tassa obbligatorio).
Nel fare questa denuncia di censura taroccata non ci possiamo esimere dal ricordare che abbiamo messo in piedi anche uno strumento perche' chi come noi se ne rende conto,
 
 
COMUNICATI IN EVIDENZA
 
ADUC - Associazione Utenti e Consumatori APS