testata ADUC
SENTENZA NAPSTER E SENTENZA SPAM
Scarica e stampa il PDF
Comunicato 
13 febbraio 2001 0:00
 


PROVE GENERALI DEL NUOVO ORDINE MONDIALE O ULTIMI COLPI DI CODA DEL DIRITTO DECREPITO LEGATO AL TERRITORIO?

Firenze, 13 Febbraio 2001. Sentenza Napster e decisione del Garante italiano della Privacy: due momenti della stessa faccia triste, lugubre e decrepita.
Cosi' interviene il presidente dell'Aduc, Vincenzo Donvito.
Da una parte il trionfo del diritto d'autore come fatto obbligato e non libera scelta, dall'altra la distruzione del concetto e della pratica della comunicazione postale. Un mondo della comunicazione e della valorizzazione dell'ingegno caratterizzati da una parte con una sorta di Siae mondiale (orrore!!!) che tutto controlla e tutto impone, dall'altra la trasmissione postale concepita a circoli chiusi, a clan precostituiti, dove per entrare bisogna sottostare a regole che sono la negazione del principio stesso di comunicazione postale; regole ovviamente imposte dall'autorita' e non dal singolo (se ricevo una lettera tradizionale inattesa, denuncio chi me l'ha spedita? O forse gli scrivo di non inviarmene piu'? Perche' dev'essere altrimenti con le E-mail?)
Una prospettiva che, alle sue estreme conseguenze, puo' portare alla chiusura di Internet, cioe' alla sua trasformazione cosi' com'e' oggi nella Repubblica Popolare Cinese o negli Emirati Arabi Uniti.
Siamo di fronte a poteri ben definiti territorialmente, concepiti per esercitare il loro comando e la loro influenza su specifiche zone che, dal 1800, sono state chiamate nazioni, e che, confrontandosi con la loro negazione e il loro superamento, invece di mostrare interesse e curiosita' a questa rivoluzione per meglio crescere insieme, serrano le fila e sfoderano tutte le loro piu' becere armi, facendo male -e questo e' l'aspetto tragicomico della vicenda- proprio a quegli stessi principi di buon diritto e liberta' dell'individuo a cui dicono di ispirarsi: un buon metodo di distruggere se stessi con i propri mezzi.
Internet, infatti, sentenza Napster e "sentenza" Rodota' volenti o nolenti, ne esce indenne da questi colpi, perche' non potra' mai essere messa in una gabbia: e' come lo spirito dell'individuo libero che, nei momenti in cui viene colpito per fiaccarlo, si rafforza e trova nuova energia e piu' forti motivazioni per esercitare il suo diritto. Ci chiudono l'Italia? Ci chiudono la California e gli Usa? Peccato per loro, perche' ci sara' sempre uno Stato nel mondo o una piattaforma libera in mezzo al mare dove metteremo i nostri server e i nostri siti che accoglieranno la libera comunicazione di musica e di lettere.
Questo, i nostri legislatori non lo hanno considerato? Nel grigiore dei loro polverosi manuali di diritto di due secoli fa, non hanno fatto caso al nuovo diritto che avanza e si afferma con la pratica. Internet e' come la scoperta del Genoma: non puo' essere messa al servizio di questa o quella parte, cioe' di questo o quel diritto, ma e' uno strumento in cui tutti debbono potere attingere con la regola del solo diritto possibile, quello dell'autoregolamentazione tra gli individui navigatori che, proprio perche' tali, non possono appartenere a questa o quella nazione e muoversi con le frontiere, i passaporti e le dogane.
 
 
COMUNICATI IN EVIDENZA
 
ADUC - Associazione Utenti e Consumatori APS