Roma, 27 Giugno 2000. Come un tempo facevano i maestri, anche Giuseppe Tesauro, Presidente dell'Aurorita' garante della concorrenza e del mercato, alza il ditino per ammonire i gestori sulla trasparenza delle tariffe telefoniche e come un tempo i gestori rispondono: e chi se ne frega. Che la pubblicita' delle tariffe fosse ingannevole dichiara -Primo Mastrantoni, segretario dell'Aduc- se ne erano accorti tutti i consumatori che non sapevano mai quale fosse il costo delle telefonate e ce ne eravamo accorti un bel po' di tempo fa anche noi che, con lettere ai gestori, ricorsi all'Antitrust e comunicati stampa, evidenziavamo quel che era evidente: pubblicita' ingannevole. Un esempio e' quello relativo al costo delle telefonate al minuto, che vengono calcolate come media su piu' minuti e rapportate al minuto stesso. Il costo reale di un minuto di telefonata e' tre volte (+ 300%) quello reclamizzato. Tesauro se ne e' accorto con un po' di ritardo ed invece di prendere provvedimenti lancia un monito, come i maestrini. Antico vizio nazionale e' quello di voler fare il mestiere degli altri; ma Tesauro ce l'ha il diploma di maestro?