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TRAPIANTI, CELENTANO E LIBERTA' D'INFORMAZIONE
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Comunicato 
30 aprile 2001 0:00
 


SARA' OCCASIONE PER DENUNCIARE L'INEFFICACIA DELLA LEGGE E LA NECESSITA' DI CAMPAGNE D'INFORMAZIONE E SENSIBILIZZAZIONE?
L'ADUC LO CHIEDE AL PRESIDENTE DELLA RAI

Firenze, 30 Aprile 2001. Sull'argomento interviene il presidente dell'Aduc, Vincenzo Donvito.
Ha ragione il presidente della Rai, Roberto Zaccaria: il diritto alla salute e' importante quanto quello all'informazione, e la censura preventiva non giova ad alcuno. E auspichiamo che il presidente Zaccaria sia molto vigile nell'applicare questi principi, anche a cio' che ha meno clamore della trasmissione di Celentano.
Per lo specifico trapianti, invece, cio' che e' successo non puo' far altro che confermare cio' che avevamo denunciato con il varo della legge sul silenzio/assenso e la bufala dei tesserini da tenere in tasca: e' solo con l'informazione che si puo' vincere l'ignoranza, altrimenti non ci si puo' stupire che un personaggio come Celentano vada in televisione a dire cose che sono proprio il frutto dell'ignoranza: lo stesso Celentano ha precisato che voleva solo manifestare il suo dissenso sul meccanismo del silenzio/assenso, ma se lo fa in quel modo vuol proprio dire che la legge, invece di dare razionalita' alla questione, sta alimentando confusione e danni, a partire dal tesserino che dovrebbe certificare la cosiddetta dichiarazione di volonta', ma che, invece, e' solo un pezzo di carta senza valore.
Al di la' dell'inevitabile clamore e strumentalizzazione elettorale, questa puo' essere una buona occasione perche' la tv di Stato si faccia portatrice di informazione in materia, piu' di quanto non abbia gia' fatto, consentendo -per quanto ci riguarda- di denunciare la situazione da "navigazione a vista" che c'e' in materia, proprio grazie ad una legge che, non ancora attuata, non potra' mai esserlo, a partire dall'anagrafe centralizzata informatica che, quand'anche partisse, non potra' non essere tacciata di violare la privacy di chi vorra' restare anonimo.
La situazione attuale e' anche quella che -in assenza di un riferimento legislativo che si stia trasformando in certezza e organizzazione della non-facile tempistica espianto/trapianto, basata sulle liberta' di scelta del cittadino- porta sia il ministro della Sanita' ad auspicare commissioni censorie, sia alle giuste proteste di chi e' in attesa di trapianto … cioe' a quella confusione che ingigantisce a dismisura le trovate pubblicitarie del Celentano di turno.
Il presidente Zaccaria, che e' un fine docente costituzionalista che i suoi alunni all'universita' di Firenze rimpiangono, sapra' anche in questo caso dare lezione di diritto alla salute e diritto all'informazione? Aspettiamo fiduciosi.
 
 
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