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TRENI AL CONTRARIO
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Comunicato 
28 dicembre 1999 0:00
 


LA COMMISSIONE FS NON POTRA' MAI ESSERE CREDIBILE PERCHE' DEVE GIUDICARE SU SE STESSA.
PERCHE' NON AFFIDARE L'INDAGINE AD UNA COMMISSIONE FRANCESE O TEDESCA?
L'ADUC RIVOLGE L'INVITO AL NEO MINISTRO BERSANI.

Firenze, 28 Dicembre 1999. Sulla vicenda del treno merci che ha viaggiato per alcuni chilometri sulla linea Bologna/Milano in senso contrario, interviene il presidente dell'Aduc, Vincenzo Donvito, con la seguente nota:
E' incredibile come gli interessi sindacali non combacino con la realta' di cio' che succede nell'Azienda Fs. Il Comu -il sindacato macchinisti- infatti continua a battere il tasto -come spesso ha fatto in passato- sul sovraccarico di lavoro dei macchinisti e su un gruppo organizzato di presunti crumiri (ovviamente -per loro- del Sud) disponibili a qualunque fatica pur di guadagnare piu' soldi, e da questo ne deducono che il fattore principale della mancanza di sicurezza -e indirettamente quello che e' successo sulla Bologna/Milano- e' la stanchezza da troppo lavoro. E questo lo dicono mentre i macchinisti "colpevoli" del fattaccio hanno fatto sapere in un'intervista che al momento dell'incidente erano in turno di lavoro da poche ore dopo un riposo di 15 ore. Il problema sarebbe solo sindacale e di sfruttamento dei lavoratori: tasto che viene costantemente battuto in tutti i confronti in cui si parla della voragine qualitativa del servizio Fs.
Forse non se ne rende conto, ma il Comu, continuando cosi', non fa altro che gli interessi dell'Azienda Fs, nascondendo il vero nodo del problema: la struttura deficitaria delle linee e la conseguente impossibilita' di qualunque politica di innovazione. Basti pensare che la maggiorparte dei servizi Eurostar, viene espletata sugli stessi binari su cui marciavano i treni 50 anni fa … e infatti le differenze dei tempi di percorrenza sono quasi impercettibili rispetto a 50 anni fa, mentre la differenza di prezzo e' percettibilissima.
A nostro avviso e' tutto qui il problema. E' bastata una piccola distrazione di un macchinista poco esperto della zona, perche' lui stesso diventasse vittima e carnefice grazie ad un sistema di sicurezza che definiamo bizzarro per amor di decenza lessicale: basti solo segnalare il fatto che i cartelli e semafori di controllo possono essere sia a destra che a sinistra del binario che si percorre.
Tutto questo l'Azienda Fs lo sa, e percio' non ha diffuso la notizia per due giorni, perche' avra' messo in moto non sappiamo cosa per trovare la scusa del momento, cosi' come immaginiamo stia facendo la commissione nominata, su cui non abbiamo alcuna fiducia che possa dare qualche motivazione credibile: i controllori che svolgono funzioni di controllo su se stessi, sono sempre poco credibili.
Forse se questo compito fosse affidato ad una commissione tedesca o francese, potremmo sperare di conoscere cosa realmente e' successo … ma l'Europa unita, si sa, serve solo a raddrizzare le banane e a coniare monete inutili e fuori-mercato.
Comunque e' un invito che rivolgiamo al neo-ministro dei Trasporti Pierluigi Bersani, perche' i consulenti per fotografare lo sfascio li trovi al di fuori del giro.
 
 
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