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VENDITA CENTRALI ENEL
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Comunicato 
23 ottobre 2000 0:00
 

IL GOVERNO, BLUFFANDO, CHIEDE CHE LE VENDITE SIANO FATTE A PRIVATI, MA CONTINUA A CONSERVARE IL SUO POTERE DI CONTROLLO CON LA GOLDEN SHARE.
INVIATA UNA SEGNALAZIONE AL COMMISSARIO UE ALLA CONCORRENZA.

Firenze, 23 ottobre 2000. Il ministero del Tesoro ha preannunciato un decreto del Presidente del Consiglio sull'alienazione delle centrali Enel: perche' siano vere privatizzazioni, le modalita' di vendita di Eurogen, Elettrogen e Interpower, devono prevedere che i nuovi acquirenti non siano enti a partecipazione prevalentemente pubblica, se non entro certi limiti circoscritti.
Interviene il presidente dell'Aduc, Vincenzo Donvito.
Il Tesoro e il Governo si sono convertiti a privatizzazione e liberalizzazione, perche' si sono resi conto che e' questa la strada per creare il mercato e favorire consumatori e nuova imprenditoria?
Niente di tutto questo. Siamo solo in presenza del rifacimento della vecchia struttura, adeguandola alle nuove esigenze e, soprattutto, facendosela pagare anche dagli investitori e imprenditori privati, oltreche' dai contribuenti.
Il fatto che nei nuovi acquirenti delle centrali Enel non ci siano aziende a prevalente partecipazione pubblica non ha valenza per quanto riguarda le decisioni: in presenza di esigenze di valenza pubblica, e con ampia discrezionalita', lo Stato conserva il potere di golden share, cosi' come recentemente e' stato riscritto dal precedente governo D'Alema.
E non e' cosa da poco, perche' decidere significa scegliere e indirizzare, far si' che si privilegi una politica a discapito di un'altra, cioe' -in una sola parola- controllare.
Quindi, il liberismo del ministro Visco e del suo Governo, e' solo fumo negli occhi, adeguamento del proprio potere ad una situazione che altrimenti non potrebbero affrontare, garantendosi la continuita' di controllo totale su tutto cio' che di prioritario e fondamentale esiste nell'economia di questo Paese.
Sara' bene ricordare che, sul potere di golden share, l'Italia e' stata piu' volte "rimbrottata" dal commissario Ue Mario Monti, su cui i nostri governanti, ovviamente, hanno fatto orecchie da mercanti medievali. E con questa "innovativa" sortita sulle centrali hanno confermato.
Sappiamo che il commissario Monti e' attento alle vicende del suo Paese, ma, perche' non gli sfugga, abbiamo deciso di inviare una segnalazione in merito a questa conferma di gestione monopolista.
 
 
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