VIAGGI TUTTO COMPRESO. I CONSIGLI DELL'ADUC
Roma, 19 aprile 2000. Tempo di vacanze , tempo di viaggi. E i viaggi organizzati sono comodi, basta una firma e tutto e' a posto o quasi.
Abbiamo predisposto - dichiara Primo Mastrantoni, segretario dell'Aduc - dei consigli per i vacanzieri che si affidano alle agenzie:
- Leggere attentamente il depliant: oltre alla pubblicita' ci devono essere le condizioni generali del contratto. Se non ci sono, eliminate quel tour operator o organizzatore di viaggi.
- Farsi rilasciare copia del contratto con timbro e firma. Se l'agenzia vuole rilasciare solo la ricevuta della caparra, non firmate il contratto.
L'anticipo o caparra non puo' superare il 25% del prezzo totale. Se vi chiedono di piu' lasciate perdere. Il saldo va effettuato 30 giorni prima della partenza, non prima.
- Controllare le ipotesi di aumenti previste dal contratto o dal depliant (variazioni del costo di trasporto, delle tasse aeroportuali e del cambio). Se non sono scritte, diffidate. Comunque gli aumenti non possono superare il 10% del valore del viaggio.
- Se improvvisamente non si puo' partire si puo' essere sostituiti, almeno quattro giorni prima del viaggio, o si puo' pagare la penalita' (trenta giorni prima 10%, 20 giorni prima 25%, 15 giorni prima 50%, tre giorni prima 75%, meno di tre giorni 100%). La penalita' per i voli di linea e' diversa dai voli speciali. Queste notizie devono essere riportate sul contratto.
- L'agenzia o il tour operator devono avere una assicurazione per la responsabilita' civile verso l'utente, che deve essere indicata nel contratto.
- Se, prima del viaggio, ci sono delle variazioni significative della vacanza (cambio della categoria dell'albergo, slittamento di piu' giorni della partenza, ecc.), il contratto puo' essere annullato dal turista o si puo’ scegliere una altra vacanza, anche piu’ costosa, senza aumento di prezzo per il viaggiatore. Se le variazioni avvengono durante il viaggio l'agenzia deve rifondere la differenza di costo.
- In caso di contestazione documentare tutto e al ritorno inviare, entro 10 giorni una lettera di protesta (raccomandata con ricevuta di ritorno), chiedendo il risarcimento dei danni. In caso di insoddisfazione si puo’ ricorrere al giudice di pace.