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"4You". Abbiamo ingranato la marcia verso la giustizia e il diritto al risparmio
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Editoriale di Vincenzo Donvito
1 agosto 2003 0:00
 
Abbiamo depositato il primo atto di citazione contro il prodotto finanziario "4You" della Banca Monte dei Paschi di Siena. Il Tribunale di Firenze e' stato ora investito per imbastire una causa che verifiche se, cosi' come e' stato collocato, cosi' come e' costituito, questo prodotto violi o meno le norme del Testo Unico della Finanza (Tuf), e possa essere annullato con rimborso di quanto gia' pagato dal risparmiatore, piu' interessi e spese.
Una iniziativa -che diventa pilota a tutti gli effetti per centinaia di altre cause che stiamo imbastendo- che fa seguito al deposito in sede penale dell'esposto/denuncia dei mesi scorsi, in cui abbiamo ipotizzato il reato di truffa.
Per chi ancora non fosse informato della vastita' e gravita' di cosa questo prodotto (insieme al gemellino "MyWay") abbia provocato nel mondo del risparmio, lo invitiamo a informarsi sullo specifico sito dell'associazione per l'informazione e la consulenza finanziaria: clicca qui
A cui aggiungiamo solo il giudizio espresso lo scorso 24 luglio dal governatore della Banca d'Italia, Antonio Fazio, durante un'audizione sul Dpef alla Camera: "I contratti 4You e MyWay hanno violato l'etica". Noi, che con l'etica di una comunita' o di una economia non abbiamo molta dimestichezza (pensiamo che l'etica sia questione di ogni specifico individuo), non possiamo che prendere atto di questo giudizio, piu' che altro per la sua autorevolezza. E ne facciamo tesoro per cio' che ci interessa maggiormente: la giustizia su dei diritti che riteniamo violati, e la giustizia sulla fiducia carpita a quei contribuenti che l'avevano riposta in impiegati di banca e promotori finanziari che gli avevano fatto sottoscrivere questi contratti.
E' molto importante questo momento e questo percorso. Perche' e' in discussione la possibilita', per i risparmiatori, di continuare ad essere tali in un sistema che non sia solo fagocitatore di buona fede e di risparmi.
Abbiamo speranze? Se il ministro dell'Economia Giulio Tremonti (che ha sostenuto l'aggiramento delle leggi nella vicenda dei bond Cirio) riuscira' a vedere anche questo tronco nell'occhio della politica del risparmio, certamente le speranze saranno maggiori. Certamente qui si tratta di prendere di punta alcuni prodotti di un colosso del sistema bancario italiano, il Mps, ma cosa dovremmo fare? Farci dare un tozzo di pane come quelle associazioni di consumatori che hanno accettato di far parte della commissione conciliatrice che vuole solo conciliare gli errori visibili anche ad una casalinga che "fa di conto", contemporaneamente continuando ad elogiare la bonta' di questi prodotti? No, grazie! E non e' questione di pretendere tutto o molto, ma solo di pretendere il minimo. O per qualcuno la giustizia non e' il minimo? E il Mps non va tanto per il sottile: ha praticamente fatto chiudere un sito Internet che, in modo pacato e civile, cercava di organizzare i clienti delusi di questa banca (qui trovate tutta la vicenda: clicca qui).
Diamoci una mano.
Ah, un momento, siccome siamo finanziati dal nostro lavoro e dai vostri contributi e dalle vostre adesioni all'associazione, crediamo che se chi ci legge avesse messo in cantiere di darci anche dei soldi .. questo e' un buon momento per farlo, magari attraverso questo link: clicca qui
Grazie
 
 
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