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Editoriale di Vincenzo Donvito
26 maggio 2010 7:59
 
Il titolo sgrammaticato di queste righe sta ad indicare il livello in cui oggi ci si muove nella vita pubblica, sociale ed economica: le regole di riferimento, i cosiddetti paletti, non esistono piu'. E quando vengono richiamate e' quasi sempre per piegarle a giustificazione della violazione delle stesse. Un contesto in cui la casualita' non esiste e ogni atto ha una reazione ed e' usato per esser tale, vuoi che lo faccia:
- un politico per distrarre l'attenzione da altre situazioni che lui ritiene non utili alla propria fazione;
- un direttore di giornale per vendere meglio il proprio prodotto creando ad arte una notizia funzionale solo a questo.
E' la politica, anno domini 2010. L'accezione di politica “arte di governare le societa'” e' vaga e nei secoli ha avuto distinte applicazioni e interpretazioni. Oggi e' quella che e', con la “Q”. Come la scuola e l'informazione.
E' da considerare cosi' il “dibattito” sullo spostamento dell'apertura della scuola ad ottobre. Uno noto dice una cosa, ad un direttore di giornale o agenzia piace, vengono sguinzagliati i vari redattori che chiamano i soliti noti per stimolare una presa di posizione, che puntuale arriva, perche' -in questi soliti noti- scatta il meccanismo del senso di dovere nel dire la propria su qualsiasi cosa, figuriamoci se poi si e' sicuri che viene pubblicata da qualche parte. A questi si aggiungono altri non-noti o meno-noti (per le agende dei giornalisti) non chiamati da questi giornalisti e che non aspettano altra occasione per dire la propria. Ecco che si crea la notizia che -manca poco- si affianca come importanza ai provvedimenti economici che il Governo dovrebbe prendere per far fronte alla crisi Ue.
I comuni mortali (quelli che leggono, vedono, ascoltano e non fanno opinione) che “abboccano” all'importanza che i media vogliono dare a cio' che importante non e', perche' non e' in nessuna agenda (il caso e' sempre quello della scuola che inizia ad ottobre), si infervorano a casa o in ufficio, al bar o al circolo... e pensano meno ad altre questioni ben presenti nell'agenda della politica (crisi economica).
Auspichiamo che queste nostre poche righe possano servire come metodo per analizzare e meglio comprendere cio' che puo' accadere in vari contesti e argomenti. Un auspicio che, nell'era dell'informazione a 360 gradi, crediamo sia importante: la relativizzazione, mettendosi anche in condizione di poter scegliere le informazioni.
 
 
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