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Manovra fiscale. Un ponte verso ulteriori problemi
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Editoriale di Vincenzo Donvito Maxia
17 ottobre 2023 10:41
 

La manovra fiscale approvata dal consiglio dei ministri è preoccupante. Una raccolta di provvedimenti che non individua i problemi ma solo alcune criticità alle quali non dà soluzioni o percorsi da seguire, ma carità, rimandi e pretesti di propaganda per consolidare il potere.

Uno degli aspetti più eclatanti è la “Carta dedicata a te, prorogata anche per il 2024: fiore all’occhiello della lotta all’inflazione. Alcune centinaia di euro per acquisti di beni di prima necessità per poco più dell’1% della popolazione. A parte che secondo Istat i poveri assoluti sono più del 9%... l’altro 99% dei consumatori che fa? 

Il caro energia prevede 200 milioni per bonus ai meno abbienti nel primo trimestre. Sempre una minoranza della popolazione che, finiti i bonus, si ritrova come prima. L’Italia non può incidere sul prezzo delle materie prime, per cui l’unico intervento sarebbe sulla componente fiscale che, nel caso della benzina, è del 60% del prezzo al dettaglio.

Poi ci sono 180 milioni per l'asilo gratis per il secondo figlio, mentre alle madri lavoratrici si tagliano i contributi fino a 10 anni di età del figlio se ne hanno almeno due, e fino a 18 se i figli sono 3 e oltre. Ma le famiglie oggi hanno una media di 1,48 figli ciascuna… e già così hanno difficoltà ad arrivare a fine mese… cosa succederà se i figli sono due, tre e più? Ancora più difficoltà, anche perché asilo gratis e detrazioni sono molto meno dei costi in più che una famiglia ha con più figli.. Quindi i 180 milioni sono previsti per far crescere le difficoltà delle famiglie e non per aiutarle… ma vengono erogati per soddisfare la convinzione del governo che si è più ricchi e felici se si fanno più figli. Ideologia pura.
Un reale aiuto sarebbe stato, per esempio, il taglio dell’Iva sui prodotti per l’infanzia,  ma non essendo legato al numero di figli ma al consumo in sé, non avrebbe soddisfatto l’aumento di natalità.

Il taglio del canone Rai da 90 a 70 euro annuali dovrebbe far felici molte persone… ma la Rai  incasserebbe 1,2 miliardi rispetto agli 1,7 attuali, e i soldi verranno prelevati dalla fiscalità generale, pagata sempre dai contribuenti, che però avranno l’illusione di non pagarla più. 

Si pensi che la manovra è di circa 28 miliardi di cui più della metà, 15,7, vengono dall’aumento del debito pubblico… chi verrà dopo vedrà…. Il resto degli introiti sono tagli sulle attività dei ministri e rimodulazione delle spese (tutti da verificare) e l’aumento delle accise sui tabacchi, come se già non ci fossero accise carissime che favoriscono il contrabbando. Ah si parla anche dei ricavi che ci sarebbero con la vendita di Ita Airways… a parte che le trattative con l'acquirente Lufthansa sono ancora in alto mare, ci si consenta, vista la tragica storia di Alitalia (ancora non conclusa, con Ita Airways come continuità), di dubitare che 2+2 faccia 4.

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