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Umani e mondo animale. Consumare e vivere in salute per stare meglio e piu' felici
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Editoriale di Vincenzo Donvito
19 maggio 2010 8:16
 
Sono rimasto colpito da una notizia che, riportandola da un quotidiano britannico, era oggi sul quotidiano “Il Giornale”, a firma di Oscar Grazioli, veterinario e scrittore. La riassumo.
Millie, un cane di razza King Charles Spaniel di quattro anni, dormiva vicino alla culla di James, il suo “padroncino” di 18 mesi che sembrava dormire serenamente. La mamma, nella loro casa nello Yorkshire, stava facendo dei lavori di casa quando la sua attenzione e' stata attratta dall'abbaiare forsennato e inusuale di Millie, prontamente redarguita perche' rischiava di svegliare il piccolo. Ma Millie ha continuato ad abbaiare e saltare accanto alla culla, fino a mettere le zampe sul divano molto vicino alla testolina del piccolo. E' bene sapere che il King Charles, una sorta di cocker con il muso piu' appiattito, molto comune in Gran Bretagna e' un cane che viene definito con tre aggettivi: tranquillo, discreto, affascinante. Quell'abbaiare insistito e quell'affannarsi attorno alla culla erano decisamente fuori luogo, tanto che la mamma si e' avvicinata alla culla e, osservando attentamente il piccolo James, si e' accorta che, non solo dormiva ancora, ma non respirava affatto. Per fortuna non si e' persa d'animo ed ha cominciato a massaggiare il petto e il pancino del figlio. James e' sopravvissuto a quella che i medici chiamano sinteticamente “morte in culla”, una sindrome che si manifesta con l'improvvisa cessazione del respiro e la conseguente morta improvvisa del neonato.
Non credo di essere solo nella miriade di riflessioni conseguenti alla conoscenza di quanto sopra. Riflessioni che non colpiscono solo chi, come me, ha un cane e una bambina nella propria quotidianita'.
Coincidenza ha voluto che sempre oggi abbia parlato a lungo con un conoscente che fa il veterinario e con il quale stiamo sviluppando un progetto di informazioni e iniziative sul rapporto umano-consumatore/utente e il proprio animale di compagnia: dall'alimentazione di entrambi (umano che mangia animali e animale il cui cibo e' divenuto specificamente oggetto di mercato) alla salute sempre di entrambi (consenso informato nelle cure veterinarie e ricadute sanitarie sull'umano delle patologie animali).
Quanti sono i sensi? Cinque! Ma quante volte, per scherzo o per piacere del mistero, abbiamo “intuito” l'esistenza di un sesto senso? E quante volte lo abbiamo “percepito” in noi o nei nostri animali, ma oltre la percezione non siamo andati? Quotidianita'. Cosi' come e' quotidianita' la nostra alimentazione e quella dei nostri cari, la nostra salute e quella dei nostri cari. E i “cari” sono tutti quelli che vivono con noi e che frequentiamo per scelta, animali inclusi.
Un filone pratico e culturale -umani e mondo animale- da prendere in considerazione per vivere meglio e piu' felici. E' la nostra societa' disponibile ad approfondirlo e renderlo pratico? E' quello che proveremo a fare noi di Aduc per perfezionare le informazioni che ognuno puo' decidere di usare alla bisogna, cosi' come gia' avviene per tutti i contenuti del nostro sito Internet e dei nostri servizi di consulenza.
 
 
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