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 ITALIA - ITALIA - Affitti brevi. 20% delle strutture controllate dai Nas non è conforme
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Notizia 
26 febbraio 2025 8:25
 
Dalle irregolarità dei locali alla comunicazione sulla presenza degli ospiti, per finire con le keybox. Non si allenta la stretta dei Nas sui bed and breakfast. Da novembre i Nas dei carabinieri hanno controllato 2.500 b&b in tutta Italia.
Di questi, il 20% pari a 500, non è risultato conforme alla normativa di settore.

SI tratta della campagna di controlli promossa dal Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri e avviata lo scorso novembre dal comando Carabinieri per la Tutela della salute, d’intesa con il Ministero della Salute, con un focus particolare sulla Capitale in ragione dell’anno giubilare.

2.500 controlli e 500 non conformi
I primi numeri parlano chiaro:il 20% delle strutture controllate, si tratta di 2.500 b&b sinora controllati, una su cinque «sono risultate non conformi alla normativa di settore».

Nella seconda fase della campagna, come fanno sapere con una nota i militari dell’Arma, «oltre agli aspetti igienico-sanitari, strutturali e autorizzativi, particolare attenzione è stata posta all’obbligo per i gestori di identificazione degli ospiti».

Il B&B nell’ex sartoria
Gli ultimi interventi dei Nas riguardano il sequestro un b&b «abusivamente allestito al piano terra di un immobile classificato nella categoria catastale C3 che identifica laboratori ed officine in cui gli artigiani operano, lavorando e trasformando prodotti semilavorati in beni finiti da destinare alla vendita». Nel caso specifico, i locali utilizzati per la realizzazione del bed and breakfast, in passato, erano stati adibiti a sartoria

La stretta sull’identificazione degli ospiti
In questo periodo poi, per via dell’intensificazione del fenomeno delle cosiddette “locazioni brevi”, ma anche per «l’evoluzione della difficile situazione internazionale», sottolineano, il Ministero dell’interno ha ravvisato la necessità di attuare stringenti misure «finalizzate a prevenire rischi per l’ordine e la sicurezza pubblica in relazione all’eventuale alloggiamento di persone pericolose evo legate ad organizzazioni criminali o terroristiche». Una stretta riguarda anche le keybox
Alla luce delle criticità «connesse alla procedura degli ospiti delle strutture ricettive a breve termine mediante trasmissione informatica delle copie dei documenti e accesso negli alloggi con codice di apertura automatizzata».
I gestori hanno quindi «l’obbligo di verificare l’identità degli ospiti mediante verifica de visu della corrispondenza tra persone alloggiate e documenti forniti, comunicandola alla Questura territorialmente competente». In caso di inosservanza della norma, per il gestore è previsto l’arresto fino a tre mesi o ammenda fino a 206 euro.

Sanzioni per oltre 500 mila euro
Ci sono poi le sanzioni e il primo bilancio dell’attività svolta.
Le violazioni delle disposizioni in merito all’identificazione sono state 43. Più in generale, nell’ambito dei controlli sinora svolti dai Carabinieri dei 38 Nas dislocati su tutto il territorio nazionale, sono state segnalate 435 persone all’Autorità Amministrativa e 48 quella Giudiziaria. Non solo, sono state accertate 731 violazioni amministrative e 61 penali e irrogate sanzioni pecuniarie per oltre 500mila euro.

(Davide Madeddu su IlSole24Ore del 25/02/2025)




 
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