La situazione urbanistica del Lazio e' disastrosa. Le uniche zone rimaste libere da insediamenti, legali o abusivi, sono i poligoni di tiro militari. Il comune di Roma ha subito espansioni edilizie abnormi che rende romanocentrico il territorio regionale. L'urbanizzazione della capitale non ha previsto servizi adeguati alla mole degli insediamenti, rendendo difficile il movimento dei cittadini. Sono ancora numerosi i comuni del Lazio privi di piano regolatore, il che rende problematica qualsiasi pianificazione. Inoltre il conseguimento degli obiettivi definiti in sede comunitaria richiedono una incentivazione all'uso del trasporto pubblico che deve necessariamente passare per un recupero di efficienza e di qualita'. La concentrazione urbana nella provincia di Roma e nella stessa capitale impongono una revisione del sistema dei trasporti regionale. Occorre attivare un sistema di metropolitane regionali che colleghino Roma con i maggiori centri della provincia romana e con il capoluoghi provinciali. Solo in questo modo si potra' allentare la morsa urbanistica sulla capitale e utilizzare il patrimonio edilizio esistente. Questo significa programmare. Purtroppo la Regione, nel corso degli anni, si e' limitata ad amministrare, attivita' che porta consenso ma che non risolve i problemi dei cittadini. Vedremo se il prossimo governo regionale sara' in grado di invertire la rotta.