E' disastrato il sindaco di Roma, Gianni Alemanno. Al pomposo nome di Roma Capitale, sollecitato dall'Alemanno, dovrebbe corrispondere la sostanza. Invece, no. Ultimo fatto: il crollo del muro del Pincio. La causa? Freddo, acqua e sole, elementi comuni a tutte le citta' che hanno qualche secolo di vita. Con una campagna sulla sicurezza Alemanno era stato portato in trionfo in Campidoglio. Gli implacabili numeri testimoniano il contrario di quanto promesso: piu' 13% di furti in casa, piu' 12% di borseggi, piu' 8% di rapine. A queste percentuali ci aggiungiamo il piu' 34% di violenze sessuali, tema sul quale si era sviluppata la campagna elettorale di Alemanno. Ci aggiungiamo il flop delle iniziative contro la prostituzione per strada.
Aspettiamo i prossimi acquazzoni per vedere, ancora una volta, la capitale d'Italia allagata.
Il prossimo aprile ci saranno le elezioni comunali. Alemanno intende ricandidarsi, buon per lui, mal per i romani.
Anche Nicola Zingaretti, attuale presidente della provincia di Roma, intende candidarsi. Speriamo che abbia qualche buona idea da realizzare.