Salve,
sto costruendo una casa privata e l'impresa commissionata non intende ultimare i lavori a seguito di un battibecco non inerente la contabilità. Con l'impresa è stato redatto un contratto ma non sottoscritto da entrambe le parti.
il punto è: può abbandonare il cantiere senza giusta causa? Oltre alla liquidazione dei lavori eseguiti pretende il pagamento completo del montaggio e dello smontaggio del ponteggio(quest'ultimo doveva essere tolto a ultimazione dei lavori), può farlo? Dato il danno arrecatomi, può effettivamente pretendere l'intera somma pattuita per il ponteggio? Nel caso in cui fossi obbligato a pagarlo, può l'impresa lasciare il ponteggio in questione per permettere ad altri di completare l'opera? Altrimenti mi troverei a pagare l'intero importo del ponteggio senza che effettivamente sia stato utilizzato in toto e commissionare un'altra impresa per montarne uno nuovo sostenendo costi aggiuntivi. Quale potrebbe essere un'equa soluzione?
Gianluca

Risposta:
lei ha conferito incarico ad un'impresa di costruire la sua casa, con appalto dei lavori. Per tale contratto non è necessario l'atto scritto, quando l'insediamento della impresa risulta inconfutabilmente da altri fatti non da lei ostacolati ( ponteggio, cantiere, etc.).
Possono sorgere vari motivi in corso d'opera su cui non si trova l'accordo, per cui ci può essere l'interruzione dei lavori di fronte ad una giusta causa ( quale la mancanza di accordi su variazioni, o sul prezzo). Lo stesso committente può recedere dal contratto anche se è iniziata l'esecuzione dell'opera purchè tenga indenne l'appaltatore delle spese sostenute, dei lavori eseguiti e del mancato guadagno. art. 1671 c.c.).
Per il ponteggio il contratto è fra l'appaltatore e l'impresa del ponteggio; comunque lei dovrebbe pagare solo per il periodo effettivamente messo in atto, ivi compresi il montaggio e lo smontaggio. In alternativa, può chiedere alla suddetta impresa di subentrare nel contratto di nolo del ponteggio, al posto dell'appaltatore, lasciandolo sul posto.