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Lettura di cessazione di contratto gas
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Lettera 
28 marzo 2024 0:00
 
Buonasera, vi scrivo in merito ad un problema che abbiamo con il nostro fornitore attuale di gas eni plenitude e il fornitore precedente hera.
Siamo in un appartamento in affitto, un piccolo monolocale, i precedenti inquili avevano hera come fornitore di gas, al momento del nostro subentro abbiamo stipulato, in accordo con loro un contratto con eni plenitude, a nome dell'inquilino precedente, con successivo cambio di nominativo a noi. La penultima bolletta di hera indicava un consumo stimato di circa 6300m³, mentre l'ultima, basata sulla lettura di cessazione indicava 6050m³. Al momento della stipulazione del contratto con eni ci si è basati sulla lettura di cessazione per calcolare i consumi. Dopo 3 mesi circa abbiamo finalmente scoperto dove fosse il contatore del gas (per effettuare le autoletture) e il numero reale era 6442 m³. Ovviamente la seguente bolletta è arrivata elevatissima e d'accordo col distributore e la compagnia stessa non è stata pagata, in attesa di accertamenti tecnici.
È stato pagato il tecnico per il controllo del contatore (analogico) senza riscontro di perdite, motivo per il quale sono tutti d'accordo che sia stato un errore di trascrizione dell'operatore al momento della lettura di cessazione. Qua si pone il problema, non esiste alcun documento che provi questa lettura, il distributore dice di aver perso i documenti degli ultimi anni in seguito a un cambio nella società e questa bolletta da oltre 600 euro in più rispetto ai consumi reali la dobbiamo pagare noi. L'unica proposta che ci è stata fatta è stata metterci d'accordo con i precedenti inquilini e dividere il pagamento
o fare una dichiarazione (senza alcun tipo di prova effettiva) su quale fosse il consumo al momento di inizio del contratto con Eni plenitude.
Parlando con vari operatori ci hanno dato 1000 versioni diverse, ma molti assicurano che dovrebbe esserci una prova fotografica della lettura di cessazione, essendo un contatore analogico.
Vorremmo capire se è vero e come muoverci, sono troppi soldi per un consumo non vero avvenuto perlopiù durante il periodo estivo, nel quale i riscaldamenti sono spenti. Noi abbiamo le foto delle letture da settembre a marzo per dimostrare il consumo, anche nei mesi invernali, che ammonta a 260m³. Secondo le loro stime e letture sbagliate in due mesi estivi (luglio e agosto) avremmo consumato 450
m³.
Vi ringrazio in anticipo per la disponibilità e spero di essere riuscita a riassumere il tutto.
Attendo vostre.
Martina, dalla provincia di TO

Risposta:
se ci fosse stato una errata sottostima nella lettura di cessazione (rivelata dall'utente o dal distributore?), restando quello comunque l'inizio dei consumi successivi letti sul gruppo di misura, l'eccesso degli importi fatturati rispetto ai consumi storici, dovrebbe in effetti essere ripartito tra le due utenze secondo un criterio che tenga conto anche del tempo trascorso tra il cambio gestore e la voltura dell'utenza.
 
 
 
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Direttore Domenico Murrone
 
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