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 MONDO - MONDO - L'Ocse rivede le statistiche tenendo conto del potere d'acquisto reale
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Notizia 
22 novembre 2007 0:00
 
Da qualche tempo, per rendere piu' comprensibile il confronto tra Pil, consumi e altri dati economici, l'Ocse (Organizzazione dei Paesi piu' sviluppati) non adotta il corso ufficiale delle valute, bensi' il "Purchasing Power Parities", ossia una parita' determinata dalle differenze di livello dei prezzi e quindi indicatore del reale potere d'acquisto della popolazione. Ora, i 30 membri dell'Ocse, piu' altri 25 Stati, hanno pubblicato un raffronto per il 2005 che verra' incluso nella prossima indagine della Banca mondiale. Con questi tipo di confronto, alcuni Stati escono peggio di quando veniva considerato solo il valore nominale del Prodotto Interno Lordo. E' il caso della Danimarca, che risultava avere un Pil pro capite del 160% rispetto alla media Ocse, mentre con il potere d'acquisto reale scende al 116%. Piu' vicini alla media anche Svizzera, Norvegia, Irlanda e -in misura minore- Germania, Francia e Gran Bretagna. Viceversa, gli Usa salgono un po' sopra la media, cosi' come migliora la posizione di Corea, Polonia e Spagna.
 
 
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