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 BELGIO - BELGIO - Anversa. Campagna per corpo di polizia multietnico: aderisce un solo immigrato
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30 maggio 2008 0:00
 
E' purtroppo stato un fallimento totale l'iniziativa della polizia di Anversa, il grande porto nel nord del Belgio, di rendere multietnico il suo corpo di polizia.  Una campagna da 600mila euro che sperava di rendere meno belga e piú internazionale il corpo ha infatti portato all'assunzione di un solo agente che non avesse i genitori belgi.  Il quotidiano fiammingo de Morgen racconta oggi che appena il 2 per cento degli agenti di polizia di Anversa non ha sangue belga, 50 su un totale di 2.360 persone. 

La campagna da 600mila euro era legata al reclutamento di 45 agenti ed ispettori, ma tra questi, alla fine della selezione, uno solo è un immigrato. In realtà la campagna non aveva fallito del tutto, perchè tra i candidati un 20 per cento era di origini non belghe, ma ha fallito piuttosto il metodo di selezione poichè sembra che la maggior parte delle esclusioni sia stata dovuta al problema di una scarsa conoscenza della lingua fiamminga, l'unica lingua ufficiale di Anversa. 

Il Corpo di polizia di Anversa, spiega de Morgen, punta molto sul modello del "consenso", per il quale sono necessari agenti con ottime capacità personali e che sono buoni negoziatori, ed in questo campo poliziotti immigrati potrebbero giocare un ruolo decisivo. 

Il commissario François Vermeulen, responsabile dei servizi per la 'diversità' (che è un modo tutto fiammingo di esprimere il termine di 'integrazione' o 'convivenza') sostiene che "è ancora troppo presto per aspettarsi che il corpo di polizia rifletta la composizione della società, come alcuni politici si aspettano".  Secondo Vermeulen per ottenere questo risultato dovrebbero cambiare mentalità anche gli immigrati. "I giovani spesso considerano un poliziotto di origini marocchine come un traditore, mentre i marocchini piú anziani considerano la polizia locale come quella del loro paese di origine, con la quale non vogliono avere a che fare". 

Per Vermeulen "è anche una questione culturale: alcuni marocchini trovano difficile comminare una contravvenzione ad un vicino piú anziano, perchè non hanno ancora una mentalità belga".  Non è chiaro, da come le dichiarazioni sono riportate dal quotidiano, se Vermeulen abbia studiato in particolare i costumi dei cittadini provenienti dal Marocco o se, per una sua brevità dialettica, accomuni in questa nazionalità tutti gli immigrati.   
 
 
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