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 FRANCIA - FRANCIA - Le brutte sorprese del tasso variabile
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22 ottobre 2007 0:00
 
"Se non si trova subito una soluzione, saremo costretti a rivendere la nostra casa", si duole la signora R. Nel luglio 2006, lei e suo marito (27 e 30 anni) chiesero un mutuo di 226.700 euro a tasso variabile su trent'anni. Il contratto prevedeva che, in caso d'aumento dei tassi, venisse dilazionata la durata del credito giacche' sulle rate mensili non si doveva praticare una maggiorazione superiore al 4,9%. In un anno, il tasso e' passato dal 3,4% al 5,7% e, come da contratto, la durata s'e' allungata di sei anni. Ma le mensilita' sono balzate dell'11%. E questo perche' la dilazione non basta a pagare gli interessi sul capitale che aumenta ogni mese. La storia della giovane coppia e' "estrema", ma dimostra che le banche francesi, a differenza di quelle statunitensi, non sono use a concedere crediti immobiliari a rischio.
 
 
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