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 ITALIA - ITALIA - Capoufficio ingiuria i dipendenti: condannato penalmente
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Notizia 
15 novembre 2007 0:00
 
'Mo' m'hai rotto li cojoni, io voglio sape'te che c... ci stai a fare qua dentro'. La frase ho comportata la condanna per ingiurie di un datore di lavoro. Lo ha stabilito la quinta sezione penale della Cassazione nella sentenza 42064, respingendo il ricorso del dirigente che con quelle parole aveva ripreso un dipendente. Per riprendere i subordinati, secondo la Suprema Corte, bisogna usare espressioni che individuino gli aspetti censurabili del comportamento, chiariscono i connotati dell'errore, sottolineino l'eventuale trasgressione realizzata, come si leggeva nella sentenza 185 del 1998. Se le frasi usate, sia pure attraverso la censura di un comportamento, integrano disprezzo, spiega la Corte, non puo' sostenersi che esse non hanno potenzialita' ingiuriosa.
 
 
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