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 ITALIA - ITALIA - Cinema in 3D. Ministero salute: solo con occhiali monouso. Oculisti: falso allarme
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18 marzo 2010 11:03
 
No agli occhiali 3D al cinema per i bambini con meno di sei anni, utilizzo limitato anche per gli adulti per evitare eventuali disturbi e fornitura rigorosamente monouso per scongiurare il rischio di infezioni. Il ministro della Salute Ferruccio Fazio ha firmato la circolare 'Occhiali 3D per la visione di spettacoli cinematografici', alle luce delle considerazioni espresse dal Consiglio superiore di sanita'. Il provvedimento e' stato inviato agli esercenti delle sale cinematografiche, ai Dipartimenti di prevenzione delle Asl e al Comando dei Carabinieri per la tutela della salute (Nas), mentre il ministero si riserva di adottare gli ulteriori provvedimenti che si rendessero necessari.
Nella circolare si sottolinea che il Css ha rilevato che "in soggetti in tenera eta', in seguito all'utilizzo di questi occhiali, puo' insorgere qualche disturbo di ordine funzionale (nausea, vertigine ed emicrania), senza tuttavia che si abbiano danni o patologie irreversibili. Tali disturbi sono generalmente legati al fatto che nei bambini piu' piccoli la visione binoculare non e' ancora presente o non del tutto consolidata, oppure perche' possono sussistere difetti della vista".
Peraltro, secondo il Css, "gli stessi disturbi funzionali possono riguardare anche gli adulti se lo spettacolo osservato in visione stereoscopica si prolunga per un tempo eccessivo senza interruzione. In particolare si suggerisce che per la visione di spettacoli cinematografici stereoscopici sia garantita agli spettatori l'informazione che l'utilizzo di occhiali 3D e' controindicato per i bambini al di sotto dei sei anni d'eta'".
Allarme e' ingiustificato secondo gli oculisti. Nessun pericolo per genitori e figli dall'uso di occhiali 3D davanti al grande schermo: non provocano alcun danno all'apparato visivo. E' quanto assicurano gli addetti ai lavori della Societa' oftalmologica italiana (Soi), che in una nota raccomandano di non creare allarmismo, mentre esprimono riserve anche sul limite all'uso per i bambini con meno di sei anni, linea indicata nei giorni scorsi dal Consiglio superiore di sanita' e confermata in una circolare diramata dal ministero della Salute.

 
 
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