USA - Cliniche abortive. Corte suprema salva da chiusura quelle del Texas
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30 giugno 2015 18:07
La Corte Suprema statunitense, con un voto di 5-4, ha temporaneamente bloccato la decisione di un tribunale d'appello di dare il via libera a due punti della legge sull'aborto in Texas che avrebbero costretto più della metà delle cliniche specializzate a chiudere. I giudici del massimo tribunale statunitense hanno deciso di tenere in sospeso l'applicazione dei due punti, almeno fino a quando la Corte deciderà se esprimersi sulla loro costituzionalità. Il Texas ha approvato una legge che impone forti limitazioni all'interruzione di gravidanza, in particolare imponendo gli standard propri dei centri chirurgici ospedalieri alle cliniche, che devono inoltre avere medici abortisti con l'"admitting privilege", ovvero il privilegio di ammissione dei loro pazienti in un vicino ospedale. Questi requisiti sarebbero dovuti entrare in vigore il primo luglio, ma "non dimostrano di essere a protezione della salute delle donne", secondo la Corte Suprema, al contrario di quanto affermato dal Texas; per le organizzazioni a favore dell'aborto, i due punti della legge servono solo a impedire di interrompere una gravidanza. Le altre parti della legge sono già entrate in vigore nel 2013 - la legge fu firmata dall'allora governatore Rick Perry, oggi candidato alle primarie repubblicane per le elezioni presidenziali - causando la chiusura di circa le metà delle 41 cliniche abortive.