Molto e' stato scritto sulle condizioni di lavoro nell'industria tessile, in particolare nell'Estremo Oriente. Dieci anni dopo il primo documentario svedese che rivelava lo scandalo del lavoro infantile nelle fabbriche filippine di "Hennes & Mauritz", la sensibilita' etica e' aumentata, quanto meno in Svezia, dove i manager imposero direttive di comportamento alle loro filiali estere. Ma le "pecore nere" resistono nel settore dell'abbigliamento, secondo il test elaborato dalla rivista austriaca "Konsument". Se proprio la svedese H&M e' risultata prima per eticita' tra le dieci aziende esaminate, seguita da Mango e C&A, i fanalini di coda sono Benetton, Promod, Esprit e Stefanel.