Uno studio intitolato "Eolico: nuovo soffio o vento di follia?", pubblicato dall'Istituto Montaigne (tendenza liberale), mette in dubbio l'opportunita' di uno sviluppo massiccio di questa fonte d'energia che giudica cara e poco efficace. Entro il 2020 la Francia vorrebbe che il 10% d'elettricita' derivasse dal vento (25.000 Mw). Ma l'autore dello studio, Vincent Le Biez, critica i costi degli impianti e sostiene che l'eolico e' piu' caro di quanto previsto, tenuto conto dei costi iniziali (acquisto, genio civile, raccordo con la rete distributiva) e del suo mantenimento, cui bisogna aggiungere i compensi all'intermittenza dovuta al modo di produrlo. Il ricercatore non propone l'abbandono dell'eolico, ma un suo sviluppo moderato, basato sull'offerta. Il WWF reagisce spiegando che malgrado i suoi costi, l'eolico consente di produrre un'energia davvero pulita: nessuna emissione, niente Co2 e, soprattutto, niente scorie.