Da giugno 2006 a giugno 2007, i furti nei negozi hanno raggiunto la cifra di 4,6 miliardi di euro, secondo un'indagine del Centre for Retail Research. Uno di questi furti corrisponde in media a 90 euro in meno nella cassa del negozio, ossia una sottrazione media dell'1,34% della cifra d'affari del commercio al minuto -quota in aumento per la prima volta da cinque anni. "E' la conseguenza di un doppio fenomeno", analizza il direttore di Checkpointe France. Da un lato, diminuiscono gli addetti agli scaffali, dall'altro aumentano i prodotti accessibili liberamente. Per esempio, oggi i dischi rigidi esterni dei pc, venduti a 300 euro, si trovano sugli scaffali di tutti i centri commerciali. Il primato dei furti spetta ai clienti (43,5%); seguono i dipendenti (30%) e i fornitori (8,9% della somma rubata). I prodotti alla moda di marche famose, piccoli e cari, sono quelli presi maggiormente di mira. L'esempio tipico? Un film che esce in Dvd. Giacche' nell'alimentare si registrano pochi furti, se ne deduce che chi ruba lo fa per un impulso e non per bisogno. Alla fine chi paga? Il consumatore. Si ipotizza che, in un mondo senza furti, i prezzi diminuirebbero dello 0,5%.