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 SPAGNA - SPAGNA - I giovano leggono poco i quotidiani e gli editori chiedono incentivi
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Notizia 
12 dicembre 2007 0:00
 
I giovani spagnoli leggono poco e hanno difficolta' a comprendere quel che leggono. Per attrarli verso i giornali, gli editori chiedono alle autorita' pubbliche un piano d'incentivi. L'Associazione degli editori dei quotidiani (Aede) parte dal preoccupante calo di lettura dei giornali tra i giovani, una situazione avallata dall'ultimo rapporto "Pisa", secondo cui la Spagna e' in coda tra i Paesi Ocse per la comprensione dei contenuti. Aede ricorda che gli editori avevano firmato una convenzione con il ministero dell'Educazione per stimolare la lettura dei quotidiani nelle scuole, ma che il piano si e' dimostrato insufficiente. La Spagna resta al di sotto dello sviluppo descritto da Unesco, che fissa l'indice di diffusione della stampa in 100 copie ogni mille abitanti; la media nazionale e' di 94 copie, quando la Finlandia ne conta 423. Dell'Ue a 15, solo il Portogallo (59 copie) e' piu' arretrato. Altro dato: negli ultimi dieci anni, i lettori di quotidiani dai 14 ai 19 anni sono diminuiti del 12%. Secondo Aede, la pietra miliare passa per la convergenza tra Internet e la carta stampata.
 
 
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