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 SPAGNA - SPAGNA - Immigrazione e sanita'
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Notizia 
13 novembre 2007 0:00
 
Gli immigrati rappresentano il 10% della popolazione spagnola e solo il 5% della spesa per l'assistenza primaria -il triplo rispetto al 2002, ma sempre molto al di sotto della loro presenza nella societa'. "Che collassino i sistemi sanitari e' un mito, per la presenza degli immigrati", afferma Ana Pastor, vicepresidente della Societa' spagnola di medicina famigliare e comunitaria (Semfyc) e membro del Grupo de Atencion a Inmigrantes. "Generalmente, gli immigrati sono giovani e sani. Vengono in Spagna per lavorare", precisa. In effetti, l'eta' media degli stranieri e' attorno ai 33 anni. L'altro mito che Semfyc vuole sfatare e' che gli stranieri siano fonte di malattie rare. E' vero che arrivano da zone con alcune brutte malattie endemiche, ma il clima e le condizioni di vita diverse fanno si' che i parassiti non si trasmettano. Un esempio: tutti i casi di malaria analizzati dall'Instituto de Salud Carlos III riguardavano turisti e nessun immigrato. I dati del sistema sanitario indicano addirittura l'inverso: piu' che essere un pericolo, gli emigrati sono vittime delle malattie specifiche dei paesi settentrionali o di disturbi legati al lavoro.
 
 
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