Migliora la situazione in Germania legata allo
scandalo delle uova alla diossina, ma non si puo' ancora parlare di 'cessato allarme': lo ha detto oggi Holger Eichele, il portavoce del ministro dell'Agricoltura tedesco Ilse Aigner.
'Durante il fine settimana la situazione e' diventata piu' distesa', ha commentato il portavoce, spiegando che - a oggi - rimangono chiusi per controlli 1.635 allevamenti a livello nazionale rispetto agli oltre 4.700 dei giorni scorsi. Come e' noto, ieri le autorita' della Bassa Sassonia, il Land piu' colpito dalla contaminazione, hanno dato il via libera a 3mila aziende.
Allo stesso tempo, ha aggiunto Eichele, tutte le aziende produttrici di latte che erano state chiuse temporaneamente - un totale di 460 - hanno ripreso le attivita'.
Questi sviluppi 'limitano la dimensione dello scandalo - ha sottolineato il portavoce -, ma cio' non significa il cessato allarme'.
Intanto il mangime contaminato e' stato esportato in Danimarca. Lo ha reso noto a Bruxelles il portavoce del Commissario europeo alla salute precisando che tale mangime e' destinato a galline ovaiole, le cui carni non sono invece destinate al consumo per l'alimentazione umana.