Se un malato ha bisogno di un rene e puo' contare su un donatore vivente, sia esso famigliare o amico, ha un doppio vantaggio. Da un lato, guadagna anni di vita, giacche' l'organo di una persona viva e' in condizioni migliori. Dall'altro, accorcia la lista d'attesa -anche di 18 mesi. Ma piu' che sulla volonta', quest'atto d'amore deve fare i conti con un ostacolo importante: la compatibilita' tra paziente e donatore, che purtroppo non e' scontata. Ecco perche' l'Organizzazione nazionale dei trapianti (ONT) ha proposto la soluzione del sistema incrociato: una persona bisognosa di un rene che ha a disposizione un donatore, ma incompatibile, puo' fare lo scambio con un'altra "coppia" che si trovi nella stessa situazione. La nuova regola dovrebbe entrare in vigore nel 2009.