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 GRAN BRETAGNA - GRAN BRETAGNA - Olimpiadi: gli atleti non si esprimano su temi sensibili
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Notizia 
16 febbraio 2008 0:00
 
A meno di sei mesi dall'inizio dei Giochi olimpici a Pechino, dall'8 al 24 agosto, la questione della liberta' d'espressione degli atleti durante la competizione turba i preparativi. Da qualche giorno, numerose prese di posizione sono venute a ricordare che, malgrado il desiderio delle autorita' cinesi di dare all'evento soltanto un'immagine sportiva e festaiola, la situazione dei diritti dell'uomo nel Paese, i rapporti con Taiwan e l'implicazione della Cina nel Sudan in piena guerra civile nel Darfour saranno difficilmente assenti dalla tribuna olimpica.
In questi ultimi giorni, il dibattito e' stato ravvivato da un'iniziativa della British Olympic Association (BOA), il comitato olimpico britannico, riferita dal settimanale Mail on Sunday. BOA ha concepito, in gran segreto, un contratto contenente una clausola che vieta ai suoi atleti d'esprimersi sui soggetti "sensibili" durante le Olimpiadi, pena l'esclusione. Il riferimento e' il numero 51 della Carta olimpica, che proibisce ogni forma di "dimostrazione o propaganda politica, religiosa o razziale". Ma varie associazioni non governative e alcuni campioni denunciano la mancanza di coraggio che caratterizza certi responsabili  di oggi del movimento olimpico.  
 
 
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