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 EUROPA - EUROPA - Opinioni sul futuro dei giovani europei
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22 luglio 2008 0:00
 
Cio' che vale per i giovani dell'Europa occidentale, calza anche per i loro coetanei del Centro, Est e Sud Europa: le nuove generazioni valutano in modo diverso -a seconda del Paese dove vivono- il loro futuro. Si va dall'ottimismo dei polacchi che, con 66 punti su 100, vedono buone prospettive per lo sviluppo del loro Paese, al pessimismo dei turchi (35 punti). Lo indica "CEE Jugend Stimmungsbarometer" di Bank Austria, interessata a sapere dove convenga investire. Il barometro della fiducia emerge dalle interviste a 15.000 giovani di 15 Stati in tema di economia, lavoro all'estero, atteggiamento verso le aziende estere. L'ottimismo non e' necessariamente legato alla prospettiva d'ingresso nell'Ue, come indica l'esempio del Kazakhstan: i trentenni dello Stato dell'Asia centrale, ricco di materie prime, guidano la classifica degli ottimisti, davanti a rumeni e polacchi. In quanto ad accettazione di imprese straniere, il 39% dei polacchi lavorerebbe volentieri per una di loro, in Turchia solo il 18%. Poco entusiasti anche russi, ucraini, sloveni. Mobilita': disposti a trasferirsi all'estero il 16% di bosniaci e il 13% di serbi, ma solo il 2% di ucraini, russi e austriaci. Infine: in tutti gli Stati, i giovani sono piu' fiduciosi dei vecchi nel proprio futuro economico, con uno scarto medio di 10 punti. Il divario piu' marcato in Ucraina: 60 contro 46 punti.
 
 
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