L'idea di un indice della "pacificita'" di uno Stato appartiene all'uomo d'affari autraliano Steve Killelea, il quale ha dato incarico ad Economist Intelligence Unit d'individuare i fattori che rendono un Paese piu' sicuro di altri. Sono stati considerati la quota di omicidi, il livello di corruzione, l'accesso all'istruzione di base, ma anche l'incidenza delle spese militari e il rispetto dei diritti umani.
Ieri, 20 maggio, e' stata pubblicata la seconda graduatoria, dopo quella del 2007, dalla quale emerge che il primo posto spetta alla Finlandia, mentre in coda, e non sorprende, troviamo Afghanistan, Sudan, Somalia e Iraq. Israele li precede solo di un posto, al 136esimo. Gli Usa sono al 97esimo, considerati piu' violenti di Kuwait, Nicaragua e Libia. Tornando in cima alla graduatoria, al secondo posto si trova la Danimarca, al terzo la Norvegia; il Portogallo e' settimo; il Canada undicesimo e la Svizzera dodicesima, ma guadagna due posizioni sul 2007.