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 AUSTRIA - AUSTRIA - Pochi controlli sul 'bio' non alimentare
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Notizia 
12 novembre 2007 0:00
 
Giocare a golf su prati "bio". Abitare in una casa "bio". Farsi belli con creme "bio". Insomma, il bio fa furore anche oltre la tavola, benche' il settore alimentare resti il piu' importante, e AcNielsen preveda per il 2007 580-600 milioni di euro di fatturato. L'85% degli austriaci compra di tanto in tanto un cibo bio, il 9% quasi esclusivamente -in tutto e' il 4,4% del fatturato alimentare. Ma da qualche tempo il "bio" ha fatto irruzione in altri ambiti, soprattutto nel comparto cosmetico, o anche tra i detersivi e il tessile. In futuro e' gia' prevista la sua versione in utensili di cucina, spazzole, oli e lampade odorose. Quest'euforia deve pero' fare i conti con una terminologia poco chiara. Parole quali bio, biologico, ecologico godono di tutela solo nell'alimentare. Invece, e' usuale definire "biodiesel" un carburante che proviene dall'agricoltura convenzionale, quando sarebbe corretto parlare di "agrodiesel". L'associazione Bio Austria chiede che anche nel comparto non alimentare siano qualificati come "bio" solo i prodotti la cui materia prima derivi dall'agricoltura biologica.
 
 
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