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 OLANDA - OLANDA - Rapporto impietoso sulla politica nazionale delle droghe
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Notizia 
4 luglio 2009 0:00
 
"Negli ultimi quindici anni le autorita' non hanno prestato nessuna attenzione alla politica dei coffeeshop.  Per la mafia della droga, lo Stato e' stupido". Questo il giudizio tagliente di Wim van Donk, a capo della commissione d'indagine sulla politica della droga nel Paese dei tulipani. Il rapporto mette in cattiva luce l'atteggiamento liberale olandese che, da decenni, autorizza i coffeeshop a vendere cio' che serve per farsi uno spinello. Prezzi: un grammo di marijuana anche per otto euro. Quantita': massimo 5 grammi all'acquirente oltre i 18 anni. "Le aberrazioni della nostra politica delle droghe sfiora l'integrita' dello stato di diritto", sostiene van Donk. Ma si tratta anche "della salute e il futuro dei nostri figli". 
Visto che i coffeeshop non si possono semplicemente chiudere, bisognerebbe controllarli meglio. Le "sostanze" dovrebbero essere vendute solo ai residenti, e in quantita' inferiore. Lo si potrebbe fare tramite il controllo dell'identita' oppure mediante l'acquisto esclusivo con carta di credito per impedire il "turismo della droga" -dal Belgio o dalla Germania- giacche' in Olanda non si puo' pagare con la "EC-Karte" tedesca o belga. 
Il secondo maggior partito di Governo, il Partito del Lavoro, ha una sua proposta: le piantagioni di canapa dovrebbero appartenere allo Stato, in modo che sia lui l'unico fornitore di canapa dei coffeeshop. In questo modo avrebbe il controllo della situazione. Considerato che nel mondo la domanda di cannabis esiste, inutile nasconderlo. 
 
 
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