Di solito i medici interrompono il paziente dopo soli 15 secondi perche' vogliono che arrivi al dunque senza perdersi nei dettagli. Ma sbagliano. Sarebbe molto meglio che si dessero la pena d'ascoltare e mostrassero empatia. Chi lo fa, non solo ottiene la fiducia del paziente, ma evita i reclami indirizzati a Ordini professionali e autorita' sanitarie. Lo dimostra un'indagine canadese, pubblicata su "Journal of the American Medical Association" del 4 settembre. I 3.424 medici coinvolti nello studio hanno partecipato a un test annuale fin dal 1993; il test misurava la loro capacita' comunicativa e di valutazione clinica. Risultato: nel gruppo dei peggiori comunicatori, i reclami sono stati 170 in piu' della media statistica.