I risultati piaceranno all'associazione dei consumatori UFC-Que-Choisir, che da mesi insiste perche' si riduca l'impatto della pubblicita' sui ragazzi. Secondo un sondaggio svolto dall'Istituto Bva per il ministero della Sanita', il 74% degli intervistati vorrebbe eliminare le pubblicita' alimentari dai programmi tv per l'infanzia -misura ritenuta "la piu' efficace" per favorire un'alimentazione sana. L'indagine, condotta tra 1.063 persone, aveva lo scopo di misurare l'impatto dei messaggi sanitari, introdotti nel febbraio 2007 nello spazio pubblicitario degli alimenti industriali e delle bevande zuccherate. Se gli intervistati giudicano utili i messaggi salutisti, la forma adottata, ossia abbinare i buoni consigli con la promozione di un prodotto, risulta invece fuorviante. Il 54% fa confusione tra il significato del messaggio e il prodotto pubblicizzato. Per esempio, il 44% pensa, a torto, che la pubblicita' su uno yogurt alla frutta, accompagnato dal messaggio che e' bene "mangiare cinque frutti e legumi al giorno", significhi che quello yogurt corrisponde a una porzione di frutta. La percentuale d'errore aumenta se a rispondere sono ragazzi sotto i quindici anni.