Il Tar del Lazio boccia la moratoria italiana agli Ogm. Non e' giustificato, secondo i giudici l'embargo, finora praticato. Viene ribadito, comunque, che per coltivare Organismi geneticamente modificati le regioni devono essere sentite.
Da un punto di vista politico si segnala un'iniziativa proprio di una regione, la Toscana, che ha ribadito l'ostilita' agli Ogm a Bruxelles.
No agli Ogm, biocarburanti circoscritti alla produzione e al consumo esclusivamente locale, si' a un'agricoltura e ad uno sviluppo rurale basati su modelli rispettosi dell'ambiente: la Regione Toscana ha presentato a Bruxelles nella sede del Parlamento europeo il manifesto sul cambiamento climatico e il futuro della sicurezza alimentare.
A confrontarsi sul tema, con il presidente della Regione Claudio Martini, la scienziata Vanda Shiva, l'eurodeputato Guido Sacconi e il professor Giampiero Maracchi, esperto del clima.
L'agricoltura industrializzata, basata sulla chimica, sui combustibili fossili, sui sistemi alimentari globalizzati, si sottolinea nel manifesto, ha un impatto negativo sul clima e contribuisce almeno per un quarto alle emissioni di gas serra.
Il sistema dominante ha accelerato l'instabilita' climatica e ha accresciuto l'insicurezza alimentare.
Per questo, si sottolinea nel manifesto, e' necessario puntare su sistemi alimentari locali e sostenibili a vantaggio dell'ambiente e della salute pubblica. Sul banco degli imputati anche le colture di biocarburanti che 'stanno aggravando il cambiamento climatico'. La Toscana, prima regione a vietare gli ogm sul proprio territorio, condivide inoltre la tesi secondo la quale gli organismi geneticamente modificati 'non sono un rimedio' di fronte all'aumento dei prezzi delle derrate alimentari.