Non e' necessariamente l'età a distruggere la qualita' del sonno. Molti anziani si lamentano di non riuscire a dormire piu' come un tempo. Ma, secondo alcuni medici intervistati dal New York Times, la colpa sarebbe di dolori cronici, malattie e farmaci usati per combatterli, piu' che di un cambiamento intrinseco al cervello. Secondo le teorie attuali della neuroscienza, il sonno avrebbe il ruolo di consolidare i cambiamenti avvenuti nel cervello durante il giorno, sfondando i neuroni dalle connessioni inutili e rafforzando quelle utili. Per questo motivo dopo una buona dormita e' piu' facile svolgere brillantemente qualunque compito, dal risolvere un problema matematico all'ottenere un punteggio record ai videogiochi.