Le medicine dovrebbero aiutarci, ma talvolta sono loro i nostri killer. Secondo gli esperti, tranne che quando scoppiano alcuni grossi scandali (Contergan, Vioxx), c'e' scarsa attenzione per la sicurezza dei farmaci. Da qualche anno, specialisti delle cliniche di Greifswald, Jena, Rostock e Weimar controllano se il ricovero dei nuovi pazienti abbia a che fare con le medicine assunte. E in base alle risultanze finora acquisite, la farmacologa Petra Thuermann stima che il 5% dei ricoveri nei reparti di medicina interna sia imputabile agli effetti collaterali. L'organismo di vigilanza sanitaria conferma quest'ordine di grandezza, traducibile in 300.000 casi l'anno, mentre il ricercatore Gerd Glaeske parla di 16.000-25.000 decessi correlati. La situazione ha come causa principale test di laboratorio carenti e selettivi (eseguiti su persone sotto i 40 anni e in prevalenza maschi), inadeguati rispetto all'ampiezza del fenomeno -nel 2006 ci sono stati 574 milioni di ricette, 2.734 nuovi prodotti, 27 nuove molecole. Ora, la ministra della Sanita' ha chiesto 3,4 milioni di euro da investire in sicurezza farmacologica.