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CONTRIBUTI AI PARENTI DI ANZIANI NON AUTOSUFFICIENTI. DOPO L'INTERVENTO DEL PREFETTO L'ASL DI PISA SI DIFENDE MALAMENTE. VERSO UNA PROCEDURA GIUDIZIARIA
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Comunicato 
24 ottobre 2005 0:00
 

Firenze, 24 Ottobre 2005. Dopo che il Prefetto di Pisa aveva preso in carico la richiesta dell'Aduc di fare chiarezza sul perche' le Asl chiedessero soldi ai parenti degli anziani non autosufficienti per curare gli stessi nelle loro strutture, nonostante le leggi quadro nazionali dicessero il contrario, l'Asl di Pisa, a firma del direttore dei Servizi Sociali Giuseppe Cecchi, ha replicato al Prefetto difendendosi, a nostro avviso malamente. Soprattutto arrogando a Regione e Comuni un potere legislativo esclusivo che contraddice l'essenza stessa della legge quadro 328/2000.
Interessante, soprattutto, il fatto che l'Asl sostiene che con la riforma del Titolo V della Costituzione (legge costituzionale 3/2001), la cogenza della legge quadro si indebolirebbe, dando adito alle legge regionale Toscana 41/2005: cioe' una legge regionale puo' dire il contrario di quella nazionale.... Inoltre, l'Asl, facendo riferimento al principio di sussidarieta' (art.118 Costituzione), si sente legittimata nella propria gabella, dimenticando che questo principio e' istituto destinato unicamente ai cittadini, quale strumento per esercitare la propria sovranita' (come anche precisato dalla L.R. n. 41/05 all'art. 47, comma 3: "La Regione assicura, anche tramite i consultori familiari, nel rispetto del PRINICIPIO DI SUSSIDIARIETA', il riconoscimento del ruolo delle organizzazioni del volontariato e l'associazionismo di settore, comprese le esperienze di autorganizzazione e di mutuo aiuto, hanno nell'attuazione degli interventi").
In sostanza la legge dispone cio' che l'Asl viola, e cioe':
1) l'anziano ultrasessantacinquenne che, a causa delle patologie proprie della vecchiaia, e' stato dichiarato non autosufficiente, ha diritto ad essere curato gratis dalle Aziende sanitarie come i malati di qualsiasi eta' e qualsiasi patologia;
2) in caso di richiesta di servizi socioassistenziali, per una eventuale partecipazione alle spese deve essere considerato il solo reddito dell'assistito (ISEE);
3) in nessun caso possono essere chiesti contributi ai parenti dell'assistito.

Per questo motivo, Gianfranco Mannini, consulente Aduc in materia, per conto dell'associazione ha messo in mora l'Asl di Pisa, come premessa per un'azione legale contro la stessa, informando, con richiesta di intervento, il Prefetto di Pisa, il presidente della Regione Toscana, l'assessore per i Diritti alla Salute e quello per la "Cultura della legalita'" della medesima Regione. Qui il testo completo della messa in mora:
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