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FIRENZE: QUELLO CHE FA LA MANO DESTRA E' BENE CHE NON LO SAPPIA LA MANO SINISTRA?
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Comunicato 
19 giugno 2002 0:00
 


TASSA SUL PANORAMA: DEPOSITATO UN ESPOSTO/DENUNCIA PRESSO LA PROCURA DELLA REPUBBLICA CONTRO IL COMUNE DI FIRENZE. L'IPOTESI DI REATO E' OMISSIONE DI ATTI D'UFFICIO

Firenze, 19 Giugno 2002. L'azienda Cerit, concessionaria del Comune di Firenze per la riscossione dei tributi, sta inviando a casa di diversi contribuenti un sollecito di pagamento in cui, lo stesso contribuente evince di cosa si tratti solo dal numero di riferimento della cartella. E si scopre che si tratta di solleciti che proprio non dovrebbero essere inviati: sono quelli relativi alla cosiddetta tassa sul panorama che diversi contribuenti hanno deciso di non pagare facendo ricorso all'autorita' giudiziaria.
Dov'e' l'anomalia? E' che questi contribuenti, con il supporto dell'Aduc, hanno gia' istruito causa presso il giudice di pace di Firenze (piu' di 100). Alcune cause sono state trasferite dal giudice di pace al tribunale, altre sono ancora in sospeso, ma 42 di queste sono state vinte, con tanto di annullamento delle cartelle. Il Comune ha si' fatto ricorso in Cassazione, ma questo non inficia il valore della sentenza emessa, perche' un annullamento e' tale fino a che non ci sia una pronuncia contraria: noi l'abbiamo notificata alla parte perdente (il Comune) e, ovviamente, spetta ad essa riferirlo ai suoi riscossori o aziende alla bisogna adibite. Invece no: arrivano i solleciti con il solo numero della cartella, e ognuno, per sapere qualcosa, si deve ingegnare recandosi negli uffici di quell'antro dantesco che in via Baracca a Firenze ospita l'azienda Cerit: i telefoni occupati o indisponibili non consentono altrimenti per avere informazioni, e quindi: la giornata persa e il ritorno all'Aduc che si deve muovere per far valere i diritti dei suoi assistiti. Tutte cose che costano tempo e denaro, e tutto per negligenza del Comune di Firenze.
Non c'e' da aspettarsi molto di piu' -dice il presidente dell'Aduc, Vincenzo Donvito- da questa amministrazione. Il fatto stesso che per le cause perse abbia deciso di fare ricorso in Cassazione, la dice lunga su cosa significhi per essa buona amministrazione e civili rapporti con gli stessi amministrati: infatti si tratta di cause perse perche' sulle cartelle mancavano le indicazioni su come e dove il contribuente avrebbe potuto fare ricorso. Ragion per cui sarebbe bastata una riemissione della cartella. No! Il Comune non puo' permettersi il lusso di fare una brutta figura con l'accusa di cialtronaggine. Per cui ecco il ricorso in Cassazione (a spese del contribuente), dove sicuramente perdera' (se l'indicazione del ricorso mancava ….. e questo non va bene per la legge …), anche se il ricorso lo ha fatto sperando che i contribuenti ci rinunciassero -visti i costi da sostenere in Cassazione a differenza del giudice di pace che e' praticamente gratuito. Ma gli e' andata male, perche' ci siamo costituiti anche in quella sede (nota di colore, drammatica e sintomatica: ad alcuni contribuenti e' stato esplicitamente detto di non seguire le sirene dell'Aduc facendo ricorso in Cassazione, perche' avrebbero speso piu' di 6 milioni di vecchie lire. Ovviamente la cifra e' falsa, o forse sono queste le parcelle degli avvocati che prestano i servizi al Comune di Firenze ….).
Arroganza? E' il minimo. Per questo, con l'assistenza degli avvocati Anna Maria Fasulo e Claudia Moretti dello studio legale dell'Aduc, stamane abbiamo presentato, presso la Procura della Repubblica di Firenze, una denuncia/esposto penale contro il Comune di Firenze (nella persona del Sindaco) ipotizzando il reato di omissioni di atti d'ufficio, per non aver comunicato alla Cerit quanto di dovere e, di conseguenza, aver importunato i cittadini che nulla dovevano all'amministrazione. In sede di procedimento, ovviamente, ci costituiremo parte civile perche' questo fastidio sia considerato a guisa di danno e veda il giusto risarcimento.
 
 
 
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