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Sciopero di un mezzo pubblico. Il caso Ataf a Firenze: perche' contro gli utenti?
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Comunicato 
25 maggio 2009 0:00
 
Stamane 25 maggio in un autobus del servizio pubblico locale (Ataf) che dalla periferia sud portava i passeggeri verso il centro di Firenze, in tanti mugugnavano contro l'autista perche' il mezzo era in forte ritardo e alcuni, nel classico spirito fiorentino della vita, preannunciavano applausi all'autista quando il mezzo sarebbe giunto al capolinea. L'autista, esterefatto, ad una fermata si e' girato verso queste persone ed ha chiesto loro se stavano dicendo sul serio, che' era evidente che non era lui il colpevole del ritardo ma la pessima logistica stradale e il traffico. Spontaneamente vien da dar ragione a questo autista, ma come dar torto ai passeggeri che si lamentavano contro di lui cosi' come se la prendono, per esempio, con l'addetto allo sportello dell'Agenzia delle Entrate per le code estenuanti e non, almeno in quel momento, col ministro Giulio Tremonti? E' evidente che l'interlocutore dell'utente e' chi in quel momento sta erogando il servizio in modo anomalo, rappresentante a tutti gli effetti del suo datore di lavoro. Ma per l'Ataf fiorentina (e non solo) la situazione e' anche peggiore, per cui se passeggeri inferociti dovessero malmenare un giorno un autista, non ci sara' da stupirsi piu' di tanto.
Vediamo perche'.
I sindacati hanno annunciato uno sciopero di 24 ore per i mezzi pubblici dell'Ataf. Il prossimo giovedi' 28 maggio, a parte alcune ore in cui pero' l'azienda di trasporto locale non garantisce regolarita' (1), la citta' di Firenze sara' bloccata nella morsa del traffico privato e buona parte dell'economia cittadina ne risentira' in modo pesante.
Una domanda: perche' l'autista dell'autobus di stamane, che non si ritiene responsabile del ritardo del mezzo da lui condotto, per rivendicare i propri diritti, oltre a creare problemi alla sua azienda, deve crearne anche agli utenti del servizio di trasporto pubblico locale e alla citta' tutta? E' evidente che il metodo dello sciopero con il blocco del servizio ha le vittime maggiori tra coloro che possono solo subire le decisioni altrui, gli utenti. Perche' gli autisti dell'Ataf non usano altri metodi per rivendicare i propri diritti nei confronti dell'azienda? Perche', per esempio, non tappezzano gli autobus con cartelli in cui spiegano la loro azione agli utenti, chiedendo firme di solidarieta' contro l'azienda? Perche' non occupano gli uffici della direzione dell'azienda? Perche' non fanno uno sciopero della fame a rotazione, senza far si' che chi indebolito sia alla guida di un mezzo? Ci sarebbero tanti metodi e crediamo di aver reso bene il concetto di quali sono e come potrebbero essere applicati, e sarebbero tutti mezzi che provocherebbero la simpatia degli utenti e comunque un danno per l'azienda. Perche' non usarli e far cascare il peso delle proprie rivendicazioni sull'utente suddito?
Dopo lo sciopero del 28 maggio ci sara' ancora qualche autista che si stupira' del perche' gli utenti chiederanno conto a lui del ritardo del mezzo che conduce?
 
Qui un articolo di approfondimento sul rapporto utenti e servizio Ataf a Firenze:
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