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TELERISCALDAMENTO SAN GIULIANO TERME (PISA). LE BUGIE DEL COMUNE. ESPOSTO IN PROCURA
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Comunicato di Gianfranco Mannini, Delegato Aduc Pisa
16 maggio 2008 0:00
 
Il delegato dell’Aduc, Gianfranco Mannini, ha presentato un esposto alla Procura della Repubblica contro il comune di San Giuliano Terme (Pisa) e la Toscana Gas oggi Toscana Energia per il reato di "Interruzione di pubblico servizio".
Nell’esposto si sottolinea che, dopo l’intervento della Autorita' di vigilanza sui servizi pubblici, anche la Guardia di Finanza a cui la Corte dei Conti aveva affidato l’incarico dopo nostra denuncia, ha accertato che l’impianto e' sicuramente pubblico trattandosi di "Opera di urbanizzazione primaria" che, come tale, e'  di proprieta' della Toscana Gas a nome e per conto del Comune di San Giuliano per cui non poteva essere ceduto ad un privato per due ovvi motivi:
1 - trattandosi, appunto,  di impianto pubblico la normativa vigente ( D.lgs 267/00 ’art. 113, c.2 e l’ art. 35 della legge 448/01)) stabilisce che: "gli Enti locali non possono cedere la proprieta' degli impianti, delle reti e delle altre dotazioni destinate all’esercizio dei servizi pubblici";
2 - l’impianto e' di proprieta' della Toscana Gas in quanto gestore del servizio a nome e per conto del Comune, quindi la societa' Toscogen non aveva nessun titolo di proprieta' per poterlo mettere in vendita come, incredibilmente e' avvenuto. Per cui deve essere dichiarato nullo il contratto di cessione alla ESCO Milano.
Una volta accertato che si tratta di SERVIZIO PUBBLICO di cui non puo' che essere proprietario il COMUNE o la propria azienda TOSCANA GAS, risulta del tutto ovvio che l’onere del mantenimento del servizio spetta al Comune tramite Toscana Gas con cui, peraltro,  ha una convenzione per il mantenimento del servizio fino al 2016.
Ricordando, inoltre,  che trattandosi di opera di urbanizzazione primaria i cittadini l’hanno gia' pagata, per cui non sono percorribili soluzioni pasticciate,  ne' sotto il profilo tecnico perche'  la rete di distribuzione del metano non e' in grado di garantire l’erogazione per 160 caldaie individuali, ne' sotto quello economico con richiesta di ulteriori contributi ai cittadini.
In attesa che il Comune provveda al rifacimento dell’impianto che comportera' ovvi tempi lunghi, consigliamo ai cittadini di acquistare un piccolo boiler elettrico a riscaldamento rapido, facendosi rilasciare regolare fattura e controllare la differenza di consumo elettrico per poi chiedere il rimborso a coloro che hanno creato l’attuale situazione di interruzione del servizio.
Nell’esposto si segnala, anche, la necessita' di  accertare la notizia secondo la quale, attualmente la ESCO Milano fornirebbe l’energia termica alla piscina comunale e alle scuole. Se cio' corrisponde al vero, non ci risulta che tale rapporto di fornitura sia stato concluso a seguito di una regolare gara d’appalto pubblica
Concludendo, dalla narrazione dei fatti emergono e si intrecciano situazioni equivoche e disinvolte operazioni finanziarie,  poste in essere da rappresentanti di enti locali e da quelli di una Azienda pubblica ai danni, oltre che dei cittadini utenti, dell'ambiente, del demanio pubblico, della Regione Toscana e della Comunita' europea.
Situazioni che, purtroppo, hanno come conseguenza prodotto l’interruzione del servizio pubblico di erogazione di energia termica a circa 160 famiglie.
 
Qui il testo completo dell'esposto in Procura della Repubblica: clicca qui
 
 
 
 
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